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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Fisciano

Trasporti, la Regione "spacca" l'Unisa: il monito del Rettore Tommasetti

Intanto, l'assessore comunale al Trasporto, Luca Cascone chiede alla Regione di allargare la fascia dei comuni previsti al biglietto Urbano Salerno anche al Comune di Fisciano

Una singolare anomalia e gravi conseguenze, determinerebbe l’applicazione della nuova struttura tariffaria elaborata dall’ACAM – Agenzia Campana della Mobilità – e proposta dall’Assessore ai Trasporti e Viabilità della Regione, Sergio Vetrella. Così, è lo stesso Rettore dell'Unisa a scrivere al Governatore Stefano Caldoro: "L'Università di Salerno ospita una comunità di oltre 40.000 studenti e oltre 2.000 tra docenti e personale tecnico amministrativo in due Campus, sorti a partire dalla seconda meta degli anni ’70 nei Comuni di Fisciano e di Baronissi; tali aree furono individuate (con il contributo significativo anche dell’Ente da Lei governato) per ospitare l’Università degli Studi di Salerno che, in fase di forte espansione, non trovava più adeguati spazi nel territorio del Comune Capoluogo. Oggi, l’Università di Salerno, con i suoi Campus di Fisciano e Baronissi, è divenuta per dimensioni e utenza la terza università del Mezzogiorno peninsulare ed è uno degli elementi di vanto e di prestigio della Nostra Regione, anche grazie alla continua attenzione e alla forte integrazione con il territorio e in particolare con il capoluogo, del quale è senza dubbio il centro culturale più rappresentativo", osserva Tommasetti.

"Il Campus è collegato alla città di Salerno (comune dal quale proviene la maggior parte degli studenti, del personale docente e tecnico e amministrativo dell’Ateneo) esclusivamente da collegamenti su gomma e, in particolare, da una fitta rete di autobus che fino ad oggi copre il percorso nell’ambito dell’area suburbana salernitana inserita in Unico Salerno. La strutturazione di Unico Campania consente di accedere al Campus dai comuni di Mercato San Severino, Baronissi, San Mango Piemonte, Castiglione dei Genovesi, Pontecagnano Faiano, Cetara, Vietri sul Mare, Pellezzano e Cava dei Tirreni al solo costo di uno spostamento urbano. - continua - I nuovi criteri per la definizione delle aree urbane elaborati dall’ACAM per poche centinaia di metri pongono il Campus di Fisciano (il più grande dei due che ospita 15 dei 16 dipartimenti) fuori dall’area urbana di Salerno, determinando il paradosso che alcuni studenti possono raggiungere l’Università utilizzano la tariffa urbana, mentre altri devono pagare quella extraurbana. Inoltre, gli utenti del Campus di Medicina (Baronissi) per raggiungere la mensa, la biblioteca e gli altri centri di servizio presenti nel Campus di Fisciano (distante due chilometri) devono utilizzare un titolo di viaggio diverso (di tipo extraurbano) rispetto a quello urbano utilizzato per raggiungere le aule dove si tengono le lezioni".

I criteri proposti dall'Acam, dunque, sarebbero penalizzanti per l'Ateneo e non tengono conto che un attrattore come l’Università di Salerno (il cui bacino è pari a un terzo della popolazione del capoluogo) non può non essere considerato un elemento proprio della città e della sua area urbana", continua Tommasetti. Con le nuove tariffe, dunque, una parte del Campus ricade nell’area soggetta a tariffa urbana mentre l’altra parte in quella soggetta a tariffa extraurbana, chiedendo agli studenti del Campus di Baronissi e al personale di dover acquisire due tipi diversi di titoli per potersi recare a mensa, nelle biblioteche, nelle aule, negli uffici e nei centri servizio situati a 2 chilometri nel Campus di Fisciano.

"In ultimo, ma non meno rilevante, è opportuno segnalarle l’incremento di costo che il passaggio dalla tariffa urbana a quella extraurbana determinerebbe sugli studenti, con un aumento di circa il 30% del costo dell’abbonamento e andando di fatto a penalizzare il diritto allo studio e l’accesso delle fasce più deboli all’istruzione universitaria: oltre il 70% dei nostri laureati è, infatti, il primo laureato della famiglia di origine", conclude il Rettore che chiede di considerare nell’area urbana di Salerno tutti i Comuni i cui territori sono intercettati dalla circonferenza virtuale definita nei criteri o, in subordine, di far rientrare nell’area urbana di Salerno, oltre a Baronissi, i comuni di Fisciano e di Mercato San Severino, che ospitano centri servizi dell’Università. Intanto, l'assessore comunale al Trasporto, Luca Cascone chiede alla Regione di allargare la fascia dei comuni previsti al biglietto Urbano Salerno anche al Comune di Fisciano, per motivi logistici e strutturali.

Critiche anche da parte dal segretario confederale della Cisl Pasquale Passamano: "Le nuove tariffe decreteranno la morte dei Campus universitari di Salerno. E’ inaccettabile attuare due pesi e due misure per studenti dello stesso Ateneo, che frequentano Facoltà diverse ma che utilizzano la stessa biblioteca o la stessa mensa. Noi della Cisl, già da tempo, avevamo lanciato il grido d’allarme rispetto alle difficoltà crescente, e quotidiane, che gli studenti e i lavoratori dell’Università di Salerno sono costretti a sopportare dal versante della mobilità. E’ l’ennesimo schiaffo di una Regione Campania nei confronti del territorio salernitano che, dopo la sospensione del servizio di metropolitana nella città capoluogo, si vede costretta a fare i salti mortali per consentire ai suoi giovani di poter seguire costantemente le lezioni all’Università, oltre a vivere quotidianamente i Campus. Caldoro ha perso l’ennesima occasione per difendere quella che è, a pieno titolo, un’eccellenza campana e salernitana. Purtroppo quelle parole, pronunciate da lui stesso 20 giorni fa in occasione della sua visita al ‘Ruggi d’Aragona’, non si stanno rispecchiando nei fatti”.

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