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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Previsioni occupazionali in provincia di Salerno: dati negativi

Negative, le variazioni occupazionali attese per il 3° trimestre 2014 a Salerno: alle 2.820 entrate di lavoratori si contrappongono circa 3.940 uscite

Negative, le variazioni occupazionali attese per il 3° trimestre 2014 a Salerno: alle 2.820 entrate di lavoratori si contrappongono circa 3.940 uscite (dovute a scadenze di contratti e pari al 77,5%, pensionamenti o altri motivi) da cui deriva un “saldo” negativo pari a 1.120 unità. Tale saldo occupazionale in termini percentuali sarà pari al -0,9% ed è superiore alla media nazionale (-0,8%), a quella regionale (-0,7%) e anche a quello delle altre province(Napoli – 0,6%, Avellino -0,8%). E', infine, uguale alla provincia di Benevento (-0,9 %) ed inferiore rispetto alla provincia di Caserta (-1,0 % ). Le assunzioni non stagionali previste dalle imprese salernitane saranno pari a 970 unità, pari al 34,5%, mentre le assunzioni stagionali saranno di 1.850 unità, pari al 65,5 %. E’ quanto emerge dai dati del “Sistema Informativo Excelsior per l’occupazione e la formazione“, realizzato in ogni provincia italiana a partire dal 1997, da Unioncamere, tramite la rete delle Camere di Commercio, in collaborazione con il  Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e con l’Unione Europea.

In provincia di Salerno, nel terzo trimestre 2014 le assunzioni di lavoratori dipendenti rappresenteranno, dunque, l’84% di tutte le opportunità previste nella provincia; nella regione Campania saranno circa 11.200 e complessivamente in Italia circa 140.000. In particolare, nel 17% dei casi saranno assunzioni a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’83% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita). Inoltre si concentreranno per il 58% nel settore dei servizi e per il 74% nelle imprese con meno di 50 dipendenti e l’8% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici (ossia profili high skill), quota inferiore alla media nazionale (17%).  In 11 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati: per una quota pari al 19% interesseranno giovani con meno di 30 anni.

I settori trainanti sono le industrie alimentari (880 unità), turismo e ristorazione (630 unità) e servizi alle persone (400 unità). Oltre le assunzioni di lavoratori dipendenti sono da considerare tutte le opportunità previste nella provincia: 310 contratti  in somministrazione (interinali); 110 contratti di collaborazione a progetto e 130 contratti rientranti in “altre modalità di lavoro indipendente“. Complessivamente i movimenti occupazionali in entrata saranno pari a 3.370 unità, mentre le uscite consisteranno in 4.540 lavoratori, con un saldo negativo di 1.170 unità, dove il settore di attività che registra il maggior numero di uscite è il commercio e turismo. Per ulteriori informazioni: Sa.camcom.it

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