Ex Pennitalia, la protesta dei lavoratori davanti ai cancelli dello stabilimento
Il ridimensionamento delle attività dello stabilimento riguarderebbe 125 dei 140 lavoratori della fabbrica che produce vetro. La preoccupazione dei sindacalisti della RSU Cgil in diretta ai microfoni dell'emittente Lira TV
E' un momento difficile per i lavoratori della ex Pennitalia, attuale AGC Salerno Plant, la fabbrica di vetro della zona industriale che rischia, stando a quanto si è appreso, un notevole ridimensionamento a partire dal 1 marzo. Questa mattina un presidio di protesta è stato allestito dai lavoratori davanti ai cancelli della fabbrica. Presenti alcuni delegati della RSU Cgil, che ai microfoni di Lira TV hanno espresso tutta la loro preoccupazione per il futuro, purtroppo incerto, a causa della crisi, dello stabilimento salernitano. A breve si terrà un incontro tra la società e le sigle sindacali.
"La società ci ha comunicato, lo scorso 15 febbraio, dell'intenzione di aprire una procedura di mobilità dal prossimo 1 marzo, fermando la linea principale della fabbrica che impiega 125 dei 140 dipendenti" ha detto Antonio Greco della RSU Cgil. "Per adeguare il forno - spiega il sindacalista - serve un enorme investimento, che in un momento di crisi come questo è difficile, ce ne rendiamo conto, ma nell'incontro con l'azienda cercheremo di trovare delle soluzioni".
Una scelta, quella aziendale, dettata dalla crisi generale ma che ovviamente non trova d'accordo i sindacati. Greco ha fatto quindi un appello alla "politica locale e a quella nazionale, allo scopo di salvare l'azienda". Non solo i lavoratori ma anche l'indotto rischia: "Sono circa 300 le famiglie collegate all'indotto, tra fornitori, trasportatori - ha spiegato Angelo Farella della RSU Cgil - che potrebbero trovarsi in seria difficoltà".
Un'azienda modello per la sicurezza, come riferito dal sindacalista RSU Cgil Pasquale Manzo. I rappresentanti sindacali hanno concluso dicendo che non accetteranno "la chiusura della fabbrica".
