Allevamenti e produzioni lattiero-casearie a rischio senza nuovi sostegni
Lettera aperta di Francescantonio D'Orilia, presidente della Fondazione Mida impegnata nello sviluppo del territorio: "Allevamenti ovi-caprini a rischio chiusura con la nuova normativa europea: necessari aiuti"
Scrive ai sindaci e ai presidenti del Gal Vallo di Diano e Valle del Tanagro, Alburni, Alto e Medio Sele, il presidente della Fondazione MIdA , Francescantonio D'Orilia, per puntare i riflettori sulla messa a rischio degli allevamenti ovi-caprini e delle produzioni lattiero-casearie, con la nuova normativa europea ora accolta nella nostra regione. Tale normativa che prevede che le strutture si adeguino per garantire la sicurezza alimentare per la produzione e l'immissione del latte sul mercato, potrebbe mettere in ginocchio il settore, se dovessero mancare adeguati sostegni economici.
"Con la normativa europea, recepita a livello regionale, gli allevatori dovranno adeguare le loro strutture per garantire la sicurezza alimentare per la produzione e immissione del latte sul mercato - ha spiegato il presidente D'Orilia - Ad oggi, il 99% degli allevatori non si è adeguato alle nuove norme per difficoltà di carattere economico: il rischio è che la maggioranza degli allevamenti chiuderà e le produzioni lattiero-casearie scompariranno. Tale possibilità - continua il numero uno della Fondazione - bloccherà ogni tentativo di rinascita di un settore che da secoli è stato presente nei nostri territori, e che negli ultimi anni ha riscontrato maggiore interesse da parte di giovani produttori".
Trecentosessantetre gli allevamenti ovini e sedici quelli caprini, intanto, il patrimonio zootecnico del Vallo di Diano: "Il Gal Vallo dovrà gestire 6 milioni di euro pubblici per garantire lo sviluppo rurale del nostro territorio. Analoga situazione si verifica per gli altri Gal", ha aggiunto D'Orilia che chiede un incontro con i presidenti dei Gal, con i sindaci del territorio e gli altri interessati per gestire la situazione, studiando azioni volte a garantire la continuità delle produzioni lattiero-casearie.