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Economia

Vertenza sanità, parte bene l'iniziativa della Cisl Salerno

Il segretario provinciale Giovanni Giudice: "Campania e provincia di Salerno penalizzate da una non equa ripartizione delle risorse del fondo sanitario nazionale"

Parte nel migliore dei modi la raccolta di firme organizzata dalla Cisl provinciale salernitana in collaborazione con le federazioni provinciali della Funzione Pubblica, Pensionati, Cisl Medici e Cisl Università. L'iniziativa, che ha preso il via oggi a Salerno Salerno (corso Garibaldi), Battipaglia (piazza Amendola), Nocera Inferiore (piazza Diaz), Sala Consilina (via Mezzacapo) e presso il campus universitario di Fisciano, ha l'obiettivo di raccogliere firme per una petizione popolare al fine di favorire una più equa ripartizione delle risorse del fondo sanitario nazionale. Presso i gazebo allestiti dal sindacato i cittadini sono stati sensiblizzati sui ritardi e le difficoltà che stanno caratterizzando la riforma della sanità sul piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e dell’emergenza.


“Questo primo appuntamento ha l’obiettivo di preparare la mobilitazione generale indetta dalla Cisl Campania per il prossimo 16 aprile, sotto il palazzo di governo della giunta regionale”, ha affermato il numero uno della Cisl provinciale, Giovanni Giudice davanti al gazebo messo in piedi a Salerno. Giudice ha aggiunto: "“Una vera riforma del sistema sanitario della Campania necessita, oltre che di interventi di riordino e razionalizzazione strutturale, di una ridistribuzione delle risorse, da parte del Governo centrale, secondo principi di equità in rapporto ai veri fabbisogni di assistenza”. I criteri sin qui adottati nella ripartizione delle risorse del fondo sanitario nazionale, secondo la Cisl Salerno, hanno penalizzato i cittadini salernitani e quelli di tutta la Campania: “Registriamo 524 euro pro capite in meno rispetto ad alcune regioni del Nord e 161 euro in meno rispetto alla media nazionale, che, se moltiplicati per i circa  5,8  milioni di abitanti, significa 934 milioni di euro in meno, cosi come previsti dall'articoli 1, comma 34 della legge numero 662 del 1996”, ha denunciato Giudice.

Che ha concluso: "L’articolo 32 della nostra carta costituzionale parla chiaro”, ha detto - La Repubblica italiana tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività e  garantisce cure gratuite agli indigenti. Per questo come Cisl chiediamo la modifica dei criteri di riparto, prevedendo anche parametri sugli indici di povertà, contesto ambientale, indici epidemiologici e di patologie gravi strettamente legati al contesto socio-territoriale”.
 

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