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Economia

De Luca al Parlamento europeo: "Settanta milioni di Euro per il water front"

Il sindaco di Salerno ha ilustrato il progetto di riqualificazione del fronte mare cittadino chiedendo a Bruxelles risorse per settanta milioni di Euro

Nel corso della sua seconda giornata a Bruxelles il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ha preso parte ad un convegno organizzato dall'eurodeputato Pino Arlacchi nell'ambito delle iniziative dedicate al "Sud che funziona" ed ha illustrato ai membri del Parlamento europeo il progetto di riqualificazione del fronte mare di Salerno, un progetto che prevede opere per la difesa della costa e per la realizzazione di spiagge lungo il litorale salernitano sino al confine con il comune di Pontecagnano Faiano.

"Il nostro fronte di mare - ha spiegato il sindaco Vincenzo De Luca - è l'asse centrale del programma di riqualificazione urbana della città, ma anche di sviluppo economico. Abbiamo l'intenzione di potenziare e utilizzare l'economia del mare in tutte le sue componenti, porto commerciale e turistico, stazione marittima, turismo crocieristico, balneazione, cantieri nautici: tutto quello che potrà consentirci di creare lavoro. Per fare questo, candidiamo Salerno a ottenere finanziamenti europei. Con un investimento di 70 milioni di Euro potremmo dare un futuro produttivo alla nostra città: l'impatto occupazionale, in fase di cantierizzazione, sarebbe di 5500 unità, 1000 invece gli occupati fissi. In termini di Prodotto interno lordo, questo progetto genera 200 milioni di Euro, pari all' 1,1% del PIL di tutta la provincia.

Salerno - ha proseguito De Luca - è la prima città della Campania per uso e spesa di fondi europei. Il nostro intento è avere un filo diretto con l'Europa, di non aspettare la Regione perché quando le risorse passano attraverso le regioni affondano nella palude burocratica. Le città riescono a investire molto più rapidamente i fondi comunitari. Anche se la normativa orienta le risorse prioritariamente sulle regioni, il 5% di questi stanziamenti è destinato direttamente ai comuni. Ci candidiamo quindi per questa parte, sperando di non aspettare la programmazione 2015-2020, ma di poterne usufruire sin dal 2013. Non abbiamo lamentele da fare, ma vogliamo solo combattere e costruire il nostro futuro con l'aiuto giusto dell'Unione europea sulla base della qualità dei nostri progetti e della capacità di amministrazione che abbiamo dimostrato".

 







 

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