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Gubitosi: "Chiederò al ministro Franceschini di fare una legge speciale per il Giffoni Experience"

Il direttore ha confermato: "Il team non ha percepito stipendi per 14 mensilità. Con la loro pazienza nell'accettare questa situazione sono i primi, veri grandi sostenitori del Giffoni"

Si avvia alla sua naturale conclusione anche questa edizione del Giffoni Film Festival e non senza alcuni bilanci: "Chiederò al ministro Franceschini di fare una legge speciale per il Giffoni Experience - ha dichiarato il direttore artistico del festival, Claudio Gubitosi - affinché venga tutelato come patrimonio nazionale. Non serve molto, anche qualcosa di piccolo, ma di certo". Durante la conferenza di chiusura dell'edizione 2015 Gubitosi ha parlato del futuro del festival confermando come "Abbiamo frantumato tutti i record dello scorso anno, grazie soprattutto alla forza e all'entusiasmo del mio team e nonostante la situazione di precarietà che vive costantemente il festival". Ha colto la palla al balzo per analizzare tutti i problemi atavici degli ultimi anni di Giffoni, durante i quali il “team non ha percepito stipendi anche per 14 mensilità. Con la loro pazienza nell'accettare questa situazione sono i primi, veri grandi sostenitori del Giffoni, insieme alle aziende fornitrici che ci sono state vicine accettando molti disagi nei pagamenti e a tutto il Consiglio di Amministrazione dell'Ente, Presidente in testa, che con fideussioni personali regge tutto il festival".

Rischia dunque la chiusura il festival che ogni anno porta ricchezza alla città di Giffoni e alla regione Campania, diventato famoso a livello nazionale tanto da esportare il suo format? Gubitosi alla conferenza è stato fin troppo chiaro sulla sua prossima mossa: "Voglio dare una scossa all’Italia intera. Vedo troppa archeologia culturale nel nostro Paese - ha affermato - È per questo che noi vogliamo cambiare, senza crogiolarci nei successi del passato. Il 2016 rappresenterà per noi uno 'stargate', una nuova era, che si inaugura con la Giffoni Multimedia Valley. Vorremmo prendere altri venticinque giovani creativi dai 20 ai 30 anni ma non possiamo farlo se prima non cambiano le cose. Voglio scuotere le coscienze. Vorrei che tornasse in voga lo stile italiano: noi siamo e raccontiamo "la grande bellezza", ma dobbiamo essere messi nelle condizioni di farlo, senza preoccupazioni nel futuro". Una cosa, dunque, è confermata, ovvero che il Giffoni non si fermerà: "Andremo avanti con tutta la nostra forza. Vogliamo svegliare l’Italia e questa regione mobilitando l'universo Giffoni, social e glocal, e si sa che quando i nostri ragazzi si incazzano sono capaci di qualunque rivoluzione". L'appello di Gubitosi è rivolto anche al nuovo governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, affinché arrivi un sostegno, soprattutto puntando su una "sburocratizzazione dei finanziamenti perché non possiamo aspettare così a lungo. Pur esaltando il ruolo pubblico della Regione, dobbiamo constatare che i finanziamenti ci sono, ma se sono bloccati e arrivano in ritardo, noi non siamo in grado di crescere". Intanto questa sera a fare da madrina alla serata conclusiva del festival la bella Rocio Munez Morales, insieme a Sergio Assisi che ha presentato al festival "A Napoli non piove mai", la sua opera prima da regista.

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