Le ragazze di Dolcissime ai Giffoners: "Accettatevi perché siete bellissimi"
"Volersi bene è importante quanto avere vicino qualcuno che vi apprezzi. Non vi basate su modelli o etichette, non è questo che conta. Accettatevi perché siete bellissimi". Con queste parole, tra applausi scroscianti, le ragazze di "Dolcissime" si sono presentate ai giffoners.
L'incontro
Hanno parlato da giovani agli adolescenti, hanno raccontato la propria esperienza non solo da attrici ("una sorpresa per noi - hanno ammesso con candore - perché non avevamo mai frequantato un corso di recitazione") ma anche da invisibili, "con la difficoltà di farsi accettare da chi ti vede diverso perché non fai quello che fanno tutti".
Il retroscena
"La storia di Dolcissime - ha detto Francesco Ghiaccio - nasce molti anni fa: io e Marco D'Amore stavamo scrivendo radiodrammi sportivi con un amico giornalista. Avevamo già scritto una storia di ciclismo e abbiamo pensato anche di scrivere una storia al femminile, su una gara di nuoto sincronizzato. A Monferrato, però, è cominciato il processo Eternit e insieme abbiamo scritto Un posto sicuro. Il progetto di Dolcissime è stato, dunque, accantonato. Ho riflettuto a lungo sulla opportunità di riprendere tra le mani Dolcissime e questi dubbi sono durati per tanto tempo. Non volevo farlo, perché ritenevo di dover trattare un argomento frivolo. Pensavo che non sarebbe stato il caso di azzardare una cosa del genere, perchè ero reduce da un argomento consolidato. Poi ho visto questi ragazzi e mi sono convinto. Io a 40 anni non mi sento meno invisibile di loro, se riconosco di non essere rispettato nei miei diritti".
L'abbraccio dei ragazzi e la nuova sfida
"E' stato grazie a Un posto sicuro - dice D'Amore -. che abbiamo potuto incontrare tante scolaresche, raccogliendo istanze dei più giovani. Impressionati soprattutto dalle ragazze che sono le più coraggiose, in grado di mettere anche in difficoltà. Il nostro film è una storia di donne e abbiamo deciso di affrontare una sfida difficile. Siamo infatti partiti da un punto di vista generazionale. E' un racconto al femminile, una favole e non una commedia. Questo film è come una fase della vita bella quale ci sono tante cose. Il cuore del film è quando 4 ragazze profondamente diverse si riconoscono con gli stessi problemi. Non ho mai preteso da un libro o da un film che mi insegnasse qualcosa, piuttosto che me la consigliasse. Tocca, dunque, allo spettatore completare il percorso artistico. Più che in un messaggio, spero in suggestioni, in un contesto nel quale siamo su un crinale pericolosissimo: tutto ciò che è diverso, viene giudicato negativamente".
Le testimonianze
Giulia Barbuto Costa Da Cruz, 19 anni, Giulia Fiorellino, 22 anni, Alice Manfredi, 15 anni, Margherita De Francisco, 16 anni, sono i volti di Dolcissime. Una delle ragazze ha svelato: "E' stata un'emozione fortissima rispecchiarmi nel mio personaggio e capire di non essere inivisibile". Giulia ha aggiunto: "All'inizio ero titubante, poi sono riuscita a coronare il mio sogno. Ho amato moltissimo questa storia fin dall'inizio. Il film tocca tantissimi temi. Mi sta a cuore soprattutto l'accettazione di sè e degli altri. Non siamo come la società ci vuole, quindi siamo diverse e sbagliate agli occhi della gente. A 10 anni ho fatto una comparsa in un film leggendo un annuncio su un giornale. Non avrei immaginato poi di fare un film, senza neppure aver mai fatto recitazione. Abbiamo fatto tante prove e spero che questo percorso continui. Tanti ragazzi , anche solo per un difetto fisico, vengono visti come diversi".