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Giffoni Experience, sfilano Gannaway, Barron e Pif sul blu carpet della Cittadella

Ai giurati che continuavano a porre domande, Pif ha detto: "Io pensavo mi domandaste com'è stato baciare la Capotondi nel film e invece mi state facendo delle domande difficili"

Sono arrivati travolti dall'entusiasmo dei giurati di Giffoni Experience i doppiatori e i produttori di "Planes 2". Il regista Bobs Gannaway e il produttore Ferrell Barron arrivano a Giffoni per inaugurare la 44° edizione con l'anteprima del loro "Planes 2 - Missione antincendio" e hanno raccontato alla stampa com'è e cosa significa produrre e creare un cartone animato oggi. "Cerchiamo di creare personaggi positivi, se non c'è anima e se non ci sono conflitti e sfide da vincere da parte dei protagonisti non ci sarebbe ragione di creare un film - ha esordito il produttore Barron - Quando non ci sono sfide è difficile catturare l'attenzione del pubblico, e noi dobbiamo conferire un'anima alla storia attraverso i suoi personaggi". "Gli eroi sono quelli che si sacrificano ogni giorno per gli altri - ha dichiarato l'attore Marco Marzocca, voce di Vento di Tuono - e per questo a noi doppiatori è stato detto di non caratterizzare i personaggi con strane vocine ma di mantenere un tono normale". Produttore e regista di "Planes 2" sono arrivati presso la Cittadella del Cinema insieme ai doppiatori italiani del cartoon, ovvero Marco Marzocca, Savi e Montieri, Andrea Contaldo e il comandante Federico Max, unico a sapere davvero come si pilota un aereo tanto da poter affermare: "Il film è fedele alla realtà: c'è stata una particolare attenzione alla questione tecnica del volo da parte dei realizzatori del film". Il lungometraggio a cartoni animati della Disney rappresenta ancora una volta un tassello in più nell'evoluzione dell'animazione sia dal punto di vista tecnico che di storyboard. 

Si è fatto attendere, invece, il grande e attesissimo ospite italiano della prima giornata alla Cittadella: Pif ha presentato al pubblico di Giffoni il suo primo film girato dietro la macchina da presa, "La mafia uccide solo d'estate", ed è stato acclamato a gran voce dai piccoli e grandi giurati in Sala Truffaut. Si è trovato davanti una platea ben preparata e, soprattutto, pronta a porgli qualsiasi tipo di domanda, anche molto riflessive e difficili: "Io pensavo mi domandassero com'è stato baciare la Capotondi nel film e invece mi stanno facendo delle domande difficili" ha ammesso il simpatico attore in sala, dopo aver risposto alle prime curiosità dei giurati. Sul suo lungometraggio, Pif ha voluto precisare che il tema della mafia non deve prendere completamente una persona: combattere la mafia è giusto, ma anche giocare a pallone o andare a mare non sono meno importanti. Bisogna continuare a vivere la propria vita nonostante tutto. A chi ha chiesto quale sia stata la scena preferita da girare, Pif ha risposto di essere stato soddisfatto del risultato ottenuto dal mix di immagini di repertorio e di finzione per le scene relative al funerale del Generale Dalla Chiesa e dell'omicidio Borsellino: "In quest'occasione abbiamo fatto miracoli con i pochi mezzi che avevamo" ha asserito. A fine "question time", acclamato e ricercato dai giurati, Pif ha ricevuto il Giffoni Award 2014 e ha rilasciato autografi e selfie tra una folla di fans in delirio. 

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