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Sorrentino, da chef del Vinile di Salerno a finalista del Premio Moretti Grand Cru

Lo chef Giovanni Sorrentino: "Una soddisfazione incalcolabile per chi, come me viene, dal basso e si sta costruendo una professionalità e una carriera tra tanti sacrifici".

Sfiderà nove talentuosi cuochi under 35 lo chef del Vinile di Salerno, Giovanni Sorrentino. Originario di Sant'Antonio Abate, il giovane 32enne Giovanni Sorrentino è finalista del Premio Birra Moretti Grand Cru: il prossimo 17 novembre lo chef del neonato locale salernitano "Vinile - Cibo Vino Musica" sarà in gara per vincere il contest culinario ideato da Identità Golose, il più importante congresso di cucina italiana, in partnership con Birra Moretti. Una finale in cui a giudicare il lavoro dei partecipanti saranno grandi chef e sommelier che valuteranno, in una sessione a porte chiuse, le ricette dei giovani chef che aspirano ad aggiudicarsi il premio di 10mila euro. “Una finale vissuta con una gioia immensa – ha ammesso lo chef Giovanni Sorrentino (foto) - Una soddisfazione incalcolabile per chi, come me viene, dal basso e si sta costruendo una professionalità e una carriera tra tanti sacrifici. Oggi sono di nuovo in finale con lo stesso entusiasmo e la stessa determinazione, con grande umiltà ma anche con la consapevolezza di avere i mezzi per potermela giocare".

Sorrentino, infatti, dovrà convincere con il suo estro creativo e la sua bravura una giuria presieduta da Claudio Sadler del ristorante Sadler di Milano, e composta da prestigiosi esponenti dell’enogastronomia italiana: Giuseppe Palmieri, sommelier dell’Osteria Francescana di Modena, Marco Reitano, sommelier de la Pergola Hotel Rome Cavalieri, Paolo Marchi, patron di Identità Golose, Alfredo Pratolongo, Direttore Comunicazione e Affari Istituzionali Heineken Italia, Cristina Bowerman, chef della Glass Hostaria di Roma, Andrea Berton, chef del Berton di Milano, Davide Oldani chef di D’O a Cornaredo, Moreno Cedroni  chef di Madonnina del Pescatore a Senigallia, Alessandro Negrini di Il Luogo di Aimo e Nadia a Milano e Viviana Varese di Alice. Oltre a loro, a far parte della giuria Sorrentino ritroverà due dei più noti chef d'Italia che anche il pubblico televisivo ha imparato ad amare, ovvero Carlo Cracco e Antonino Cannavacciuolo. Di sicuro la cucina ricercata, piena di sfumature e dai sapori originali di Giovanni Sorrentino non mancherà di essere notata dai giudici, una cucina che lo stesso chef definisce riflessiva: “Riflessiva perché riflette me stesso, riflessiva perché studiata nei minimi dettagli, riflessiva perché riflette le mie origini, il mio territorio e il mio amore per esso – spiega Giovanni - Riflessiva perché riflette tutte le mie esperienze sia di vita che professionali e che, matematica, riflette l'uno e l'insieme, ovvero me e il team di lavoro che mi sostiene”. A questo punto non possiamo che augurare "In bocca al lupo" al bravo Giovanni per questa avventura.

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