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Suoni di zampogne e ciaramelle sotto il cielo di Luci d'Artista

Da Largo Campo all'Atrio del Duomo, in programma dalle ore 18 di oggi, giovedì 15 novembre, la caratteristica passeggiata di musicisti provenienti da tutto il territorio provinciale

Suoni di zampogne e ciaramelle sotto il cielo di Luci d'Artista: Largo Campo, Piazzetta San Pietro a Corte, Via Mercanti, Piazza Portanova, Piazza Flavio Gioia, vico Masuccio Salernitano, Piazza Sant’Agostino, via Duomo, l’Atrio del Duomo di Salerno ospiteranno dalle ore 18 di oggi, giovedì 15 novembre, la caratteristica passeggiata di musicisti provenienti da tutto il territorio provinciale.

Tradizione e innovazione

La zampogna, da sempre, è il simbolo del Natale, anzi dell'attesa - mista a fede e devozione - di Gesù Bambino che nascerà. Attendere, ammirare ed ascoltare oggi i musicisti che suoneranno antiche melodie nella città capitale della zampogna significherà, dunque, fare memoria di antiche e nostalgiche visite di "zampognari a coppia". Come la tradizione vuole, gli zampognari frequentano le case dei salernitani già da fine novembre e soprattutto all'Immacolata. I suonatori ritornano ogni settimana e sono invitati a rendere lode attraverso la melodia delle zampogne, davanti al presepe. Oggi la tradizione si rinnova: uno strumento ancestrale, insieme alla ciaramella, esprime la musicalità delle comunità pastorali e contadine e documenta, nell’accompagnare riti e solennità liturgici e ordinari del ciclo dell’anno, un aspetto specifico delle realtà sociali e dell’attività umana. 

La provincia e le zampogne

Nell’attuale tradizione musicale in provincia di Salerno, la zampogna è uno strumento largamente utilizzato nel Cilento, nel Vallo di Diano, nell’Alta Valle del Sele e nelle zone montane della Costa d’Amalfi. Per valorizzare e tutelare questo grande patrimonio artistico e culturale, la Sorpintendenza di Salerno, diretta da Francesca Casule, ha promosso il progetto “Musei nella rete: la tradizione zampognara in provincia di Salerno”. L'iniziativa nasce dalla volontà di affrontare in modo sistematico, lo studio e la divulgazione scientifica degli strumenti aerofoni a sacco sul territorio provinciale. La giornata di studi, che sfocerà nella passeggiata pomeridiana tra i vicoli del centro storico, è stata inaugurata stamattina da un convegno svoltosi a Palazzo di Città, arricchito dalla presenza di strumenti antichi e di grande pregio - uno dei quali proveniente dal Museo Etnoantropologico di Montesano sulla Marcellana - e dai contributi scientifici di studiosi esperti e musicisti: Roberta Tucci ha approfondito il tema "Le zampogne nell'Italia centro-meridionale"; l'antropologo Vincenzo Esposito, docente universitario, ha parlato di cultura popolare, comportamenti e rituali nel Mezzogiorno contemporaneo; Rosa Carafa di musei nella rete con particolare riferimento alla tradizione zampognara in provincia di Salerno, Mattia Esposito (La zampogna in Costa d'Amalfi). Sono intervenuti il ricercatore e studioso di musica tradizionale Felice Cutolo, Antonio Giordano (La ricerca sul territorio e le nuove acquisizioni), il musicolo e maestro liutaio Ciro Caliendo che ha parlato di zampogna come soffio pastoorale, Francesca Piro e Marzia Magliacane, che hanno relazionato sul tema "La zampogna e la ciaramella nelle ricerche del Teatrogruppo di Salerno sui patrimoni musicali tradizionali popolari"), Paola Apuzza (Testimonianze figurative sulla zampogna nella cultura artistica in provincia di Salerno e di Avellino), Antonella Caccia (La zampogna, patrimonio dell'umanità, le ragioni di una proposta), Mariella Rocco (La zampogna a Salerno, una tradizione rinnovata), Sandra Suatoni sul tema "Gli strumenti musicali popolari nell'attuale contesto di valorizzazione e tutela: trasformaazioni e dinamiche del sistema.

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