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Accolto il ricorso d'urgenza di De Luca: ora può partecipare al consiglio regionale

Ora l'ex sindaco di Salerno potrà prendere parte al primo Consiglio e nominare la nuova Giunta. La prima sezione del Tribunale partenopeo si è espressa "con decreto 'inaudita altera parte'"

Accolto dal Tribunale di Napoli il ricorso d'urgenza presentato da Vincenzo De Luca, eletto governatore della Campania e sospeso per via della Legge Severino. Ora l'ex sindaco di Salerno potrà prendere parte  al primo Consiglio e nominare la nuova Giunta. Al Tribunale spetterà poi decidere nel merito della vicenda. Il ricorso per De Luca al Tribunale ordinario di Napoli era stato presentato dai legali Giuseppe Abbamonte, Lorenzo Lentini e Antonio Brancaccio. Il Tribunale partenopeo ha assunto, quindi, la decisione in base agli stessi criteri che il 25 giugno scorso lo hanno portato ad accogliere, almeno per ora, lo stesso ricorso contro la legge Severino depositato dal sindaco di Napoli, Luigi de Magistris. La nota della Presidenza del Tribunale parla di "evidente rilievo mediatico assunto in questi giorni dalla questione", ammettendo di aver stabilito la sospensiva della sospensione "come già avvenuto un precedente analoga circostanza". Ma differentemente dal caso de Magistris, per Vincenzo De Luca la prima sezione del Tribunale partenopeo si è espressa "con decreto 'inaudita altera parte'". In altre parole non sono stati auditi i legali del centrodestra, del Movimento 5 stelle e del Movimento difesa del cittadino.

Leggi>>>Il commento di De Luca

La decisione del Tribunale è ad ogni modo provvisoria perché rimanda alla decisione della Corte Costituzionale prevista per fine ottobre prossimo. Intanto, fissata per il 17 luglio l'udienza dinanzi al Collegio per la comparizione delle parti e per la conferma, la modifica o la revoca del decreto. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha appreso la notizia della decisione del Tribunale di Napoli sul suo ricorso mentre si trovava a Roma, nella sede nazionale del Partito democratico. Di ieri, la notizia del rigetto da parte del Tar della Campania  del ricorso presentato dai consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle attraverso il quale si chiedeva lo scioglimento del consiglio regionale. I rappresentanti del M5S avevano chiesto anche la sospensione della efficacia della decisione della ‘sconvocazione’ della prima seduta del consiglio nonché la dichiarazione di inadempimento del consiglio regionale.

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