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Festa nazionale LiberaEtà, il comizio del leader Cgil Susanna Camusso

Il segretario generale della Cgil ha parlato a piazza della Concordia ai militanti della SP Cgil a conclusione della tre giorni della XVIII edizione della festa LiberaEtà, organizzata dalla sigla dei pensionati

"Siete belli e siete belle, mi riferisco ovviamente in particolare alle donne" ha esordito così Susanna Camusso nel comizio di chiusura della XVIII festa nazionale LiberaEtà, organizzata dalla SP Cgil di Salerno. Nella sottopiazza della Concordia, gremita dai militanti del sindacato, la Camusso ha tenuto il comizio conclusivo, indicando le emergenze che il paese sta attraversando e la strada da seguire per continuare nelle lotte e nelle vertenze sindacali, a difesa del lavoro e della solidarietà.

Susanna Camusso ha attaccato l'operato del governo nazionale di centro destra, affermando, con riferimento alle recenti elezioni amministrative e all'esito del referendum abrogativo della scorsa settimana, che "il vento di questo paese è cambiato, ma non sono ancora andati a casa. La nostra lotta continuerà. Quando però si arriva così alla fine, la coda può contenere molto veleno". A non andare a casa, nel riferimento della Camusso, i membri del governo italiano.

Il leader della Cgil ha proseguito, spronando i militanti che hanno affollato la sottopiazza: "La solitudine è finita, l'uguaglianza è la parola d'ordine fondamentale. Noi dobbiamo continuare a combattere". La Camusso ha sferrato quindi un altro attacco al governo, parlando anche delle agenzie internazionali che hanno declassato l'Italia: "Ci sono agenzie internazionali che ci definiscono un paese a rischio. Nelle prossime ore il governo parlerà della manovra. Vorrei ricordare che queste sono le stesse agenzie che ci hanno trascinato nella crisi internazionale. Il governo non ha speso una parola per cambiare le norme internazionali sulla finanza".

Governo accusato anche di lentezza nel prendere decisioni: "Non abbiamo sentito dal governo una parola sugli investimenti per uscire dalla crisi, ma solo tagli ai servizi - ha affermato la Camusso - inoltre ci diranno che bisogna fare in fretta per rispondere all'Unione Europea. Ma è lento il governo che in due anni ha accantonato i problemi".

Ed ha proposto di cominciare a tassare le rendite finanziarie, nell'ottica dei sacrifici da fare nell'ambito della crisi: "Ci parleranno di sacrifici: sì, bisogna fare sacrifici, ma non tocca ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che hanno fatto già abbastanza. Li faccia qualcun altro. E vorrei dirlo a Cisl e Uil: troviamo una parola d'ordine sui contenuti da cui partire per trovare risorse senza penalizzare i più deboli. Cominciamo dalle rendite finanziarie e dai grandi patrimoni. Tassare le rendite finanziarie si può e quel 10% di famiglie più ricche del paese può pagare di più".

La Camusso ha inoltre accennato alla vertenza Fincantieri in corso a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli: "n una regione dove c'é una vertenza come la Fincantieri da due anni siamo senza risposte e oggi si vogliono scaricare i costi sul lavoro. Chi non ha dato risposte è il governo e questa responsabilità non gliela toglierà nessuno".

Susanna Camusso ha quindi ricordato il sindaco pescatore Angelo Vassallo: "L'ultima volta che sono venuta nel salernitano è stato per i funerali di un sindaco, Angelo Vassallo: c'era tristezza non solo per la sua morte, ma per la paura che la criminalità organizzata entrasse in territori dove prima non c'era. Che fine ha fatto l'inchiesta su quella morte? Quando sapremo la verità?" E, rivolta ai leghisti a Pontida: "Vorrei ricordarlo, a quella gente che sta lì in un prato, che la criminalità non è un problema del sud ma del paese intero. E per combatterla bisogna stare al fianco di quei magistrati che non rinunciano a cercare colpe e verità, dal sud al nord. Vogliono i ministeri al nord, dicono Roma ladrona ma stanno con Roma".

QUI DE LUCA - Ad aprire la mattinata conclusiva della festa LiberaEtà è stato il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca. Il primo cittadino ha sottolineato l'importanza degli anziani: "Gli anziani nella nostra città non sono un peso, sono una risorsa, inoltre garantiamo loro assistenza, come si dovrebbe fare ovunque. Essi - ha proseguito il primo cittadino - devono trasmettere alla società quei valori importanti del lavoro e della solidarietà, valori che purtroppo negli ultimi anni sono stati accantonati in luogo del giovanilismo senza sostanza e dell'arrampicamento sociale".

De Luca ha proseguito: "Dopo la crisi abbiamo scoperto che i valori moderni per davvero sono quelli antichi, quelli tradizionali, il lavoro, la solidarietà, senza i quali non c'è modernità". Tra gli applausi del pubblico Vincenzo De Luca ha quindi attaccato il governo nazionale di centro destra: "Prepariamoci a versare lacrime di sangue, a grandi sacrifici, perchè il governo difende il parassitismo e il privilegio, il governo attaccherà ancora sui tagli agli enti locali e sui tagli alle pensioni, il governo cercherà di mettere contro anziani e giovani. Ma noi saremo pronti".

Nel corso della mattinata ci sono stati anche gli interventi di Lino Picca, segretario provinciale SP Cgil Salerno, Antonella Pezzullo, segretaria SP Cgil Campania e Carla Cantone, segretaria nazionale SP Cgil.

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