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Commissariamento della Sanità campana: via libera dal Senato alla "norma anti De Luca"

Il provvedimento, inserito nel decreto Fisco, la settimana prossima, verrà esaminato dalla Camera. Per fine anno, dovrebbe essere ripristinata l’incompatibilità tra le cariche

Il Senato ha approvato la cosiddetta norma anti-De Luca: si va verso un nuovo commissariamento della Sanità campana. Il provvedimento, inserito nel decreto Fisco, la  settimana prossima verrà esaminato dalla Camera e, quindi, per fine anno verrà ripristinata l’incompatibilità tra le cariche di Governatore e Commissario, la stessa della legge di stabilità 2015 che sancì il divieto di cumularle. Come ha riferito la senatrice del Movimento Cinque Stelle, Silvana Giannuzzi, originaria di Pozzuoli, già ad ottobre, il Governatore De Luca, che da un anno ricopre anche il ruolo di commissario alla Sanità regionale, si era espresso in termini chiari contro questa decisione, indicandola come “un’idiozia”. Ora, tuttavia, rispunta l’incompatibilità di cariche: il Governatore dovrà lasciare il mandato di commissario alla Sanità.

Parla De Luca

Di contro De Luca punta sui fatti e sui risultati raggiunti: "Le logiche del commissariamento non hanno più nessuna motivazione oggettiva per stare in piedi". Il presidente della Campania, dunque, punta i riflettori sull’avanzamento nella griglia Lea: "Nel 2015 eravamo a 106 punti, oggi siamo a 152 punti. L’obiettivo è 160 punti. E 152 è il bilancio del 2017, credo che oggi nel 2018 siamo già ai 160, sostanzialmente". Circa il risanamento dei bilanci: "Abbiamo approvato tutti i conti consuntivi. Abbiamo recuperato 3 anni di premialità, 900 milioni di euro. Per la prima volta dopo 18 anni abbiamo potuto usufruire dei primi 170 milioni di euro dell’articolo 20".

I risultati nella Sanità

Sulla Sanità, infine, il Governatore ha detto: "Ricordate le barelle del Cardarelli? Le immagini che arrivavano in America: mica le barelle sono scomparse per virtù dello Spirito Santo, ma perché alla vigilia di un’estate di 2 anni fa abbiamo convocato tutti i direttori generali e detto che questa emergenza andava risolta. A Napoli ci eravamo ridotti ad un solo pronto soccorso attivo, il Cardarelli. Abbiamo potenziato il pronto soccorso al Pellegrini, aperto Frattamaggiore, raddoppiato Pozzuoli, abbiamo fatto la corsa ossessiva per aprire l’Ospedale del mare". "Abbiamo realizzato le reti dell’emergenza-urgenza, eravamo a zero-  conclude De Luca - quella dell’infarto del miocardio e dell’ictus sono attive. Abbiamo fatto una campagna massiccia per le vaccinazioni, eravamo arrivati all’80%, una soglia di rischio grave. Siamo oggi una delle tre regioni d’Italia per l’esavalente, abbiamo raggiunto obiettivi di assoluta tranquillità. E abbiamo creato un sistema informatico con il quale oggi siamo in grado di controllare tutto".

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