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Comune di Pellezzano, si dimettono Morra e Murino: ecco le possibili new entry

I due esponenti della maggioranza prendono le distanze e criticano l'operato del sindaco Giuliano Pisapia. Per la successione in pole due donne: Mary Farina e Marzia Giordano

Terremoto politico al Comune di Pellezzano: la maggioranza di centrosinistra, guidata dal sindaco Giuliano Pisapia, inizia a traballare. Nelle ultime ore, infatti, gli assessori Francesco Morra e Michele Murino hanno deciso di rassegnare le dimissioni rimettendo il loro mandato nelle mani del primo cittadino. “Riteniamo – scrivono in una lettera - che non esistano più le condizioni per poter esercitare tranquillamente e in piena autonomia le funzioni a noi demandate. A male in cuore entrambi abbiamo assunto tale decisione, perché in questi tre anni abbiamo cercato di dare il massimo contributo affinché questa maggioranza potesse realizzare il programma presentato, e votato, ad inizio mandato. Pur con tutti i limiti derivanti dal fatto che entrambi siamo, stati alla prima esperienza amministrativa, abbiamo cercato di dare il meglio nelle deleghe di competenza”.

Poi i due ex assessore ribadiscono la loro posizione: “Abbiamo cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini di Pellezzano; e, a tal riguardo, la nostra disponibilità è stata totale, senza preconcetti o chiusure, anche nei confronti di chi non la pensava come noi. Tutta la nostra attività amministrativa è stata condotta con il massimo impegno, disinteresse, trasparenza e dedizione, convinti che solo in questo modo si possa e si debba agire nei confronti della nostra comunità. Abbiamo cercato, ognuno nell’ambito delle proprie mansioni, di collaborare con tutti i dipendenti comunali, ai quali va il nostro sentito ringraziamento per la fattiva disponibilità da loro dimostrata nei nostri confronti. Le difficoltà nell’attuale maggioranza da circa un anno a questa parte sono evidenti a tutti. Le dimissioni del Presidente del Consiglio, di un Consigliere Comunale e in ultimo le dimissioni del Capo Gruppo di Maggioranza. Se poi si pensa all’effetto devastante della situazione economica dell’ente e della società in house, caduta sulla testa del gruppo di maggioranza, senza che, peraltro, ne fosse responsabile e consapevole, è evidente che è mancato il fondamentale rapporto di comunicazione e fiducia fra tutti i membri della maggioranza”.

Non manca una stoccata polemica: “Alcuni di noi hanno cercato di dare una mano, cercando una soluzione alla crisi dell’ente, in primis volendo indagare sulle cause. Spesso non ci siamo piegati a soluzioni semplicistiche o di comodo. Abbiamo chiesto, continuato a chiedere, e chiediamo risposte chiare, precise e convincenti, in modo da fornire una risposta ai cittadini ignari e individuare le responsabilità. Il nostro impegno in questi lunghi anni nell’associazionismo, nel partito e nella società più in generale è stato rivolto esclusivamente a ridare slancio e impulso all’attività amministrativa. Tuttavia da parte del sindaco c’è stata in tal senso, totale chiusura e indisponibilità a confrontarsi realmente in proposito. Probabilmente si è cercato, da parte di qualcuno, di tacciare di personalismi ogni nostra singola proposta, al contrario, invece, si voleva rimettere in discussione un modo di amministrare la cosa pubblica, ormai alla deriva, chiuso su se stesso, gravemente scollato dalla popolazione”.

Altra nota polemica riguarda il Gal: “Riteniamo dunque non esistano più i presupposti per un nostro impegno all’interno della giunta, anche in seguito alla nomina di fiducia da parte del Sindaco di delegare alle competenze del Gal un consigliere comunale di opposizione: Pasquale Giordano noto per le sue giravolte politiche, non tenendo minimamente conto dell’impegno concreto avuto fino ad oggi dell’assessore Murino che si è dedicato alle attività del Gal. È venuto a mancare quel rapporto fiduciario tra sindaco e assessori, che riteniamo indispensabile per poter esercitare quell’azione di squadra che era uno dei punti fermi della collaborazione con il sindaco. Le motivazioni delle nostre dimissioni sono strettamente politiche, non condividiamo e non ci riconosciamo più nell’azione politico-amministrativa proposta dal sindaco, che non riteniamo più essere in sintonia con quanto espresso ai cittadini in campagna elettorale”. E infine promettono: “Il nostro impegno continuerà tra la gente facendoci portavoce in consiglio comunale delle varie istanze dei cittadini così come fatto in questi anni” concludono Morra e Murino.

IL TOTO-NOMI

Ora il sindaco dovrà procedere alla sostituzione di due pedine all’interno della squadra di Governo. E’ molto probabile che dopo Ferragosto arriveranno i decreti di nomina con un possibile rimpasto di deleghe tra chi, oggi, rimane in Giunta. I nomi? Sicuramente entrerà in giunta una donna: in corsa ci sono Mary Farina e Marzia Giordano. Per il secondo nome, invece, pare che Pisapia possa offrire una poltrona da assessore a chi, fino ad oggi, ha tenuto una posizione critica nei confronti dell’amministrazione. Il tutto in vista del delicatissimo consiglio comunale convocato per l’approvazione dell’assestamento di bilancio previsto per il 28 agosto.

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