rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Regione, bocciata la mozione di sfiducia contro De Luca: "Voto falsato"

I voti contrari sono stati 29, quelli a favore 7 e 14 i non votanti. Forza Italia contesta la presidente del consiglio regionale D'Amelio: scontro aperto tra il governatore e i grillini

Con 29 voti contrari, solo 7 favorevoli e 12 astenuti il consiglio regionale della Campania ha bocciato la mozione di sfiducia, presentata da Forza Italia, contro il governatore Vincenzo De Luca per le note vicende giudiziarie che lo coinvolgono. A partire da quella relativa a Nello Mastursi, il suo ex capo segreteria che lo scorso novembre si è dimesso dall’ incarico perché indagato per presunte pressioni su uno dei giudici chiamati a decidere sulla sospensione di De Luca per via della Legge Severino.  L’esito della votazione, a tratti infuocata, è stato subito contestato dal gruppo dei forzisti: “Quello che è accaduto oggi in Aula, in occasione del voto sulla mozione di sfiducia al presidente De Luca, è gravissimo: nei fatti, la presidente del consiglio regionale, Rosa D’Amelio, ha interrotto anzitempo le operazioni di voto e pertanto non ci ha consentito di esprimerlo. Il risultato lo conferma ampiamente. I consiglieri regionali di Forza Italia presenti in aula Armando Cesaro, Flora Beneduce, Maria Grazia Di Scala, Monica Paolino, Ermanno Russo e Gianpiero Zinzi sono chiaramente favorevoli alla mozione. E’ evidente – tuonano i berlusconiani - che l’esito di questa votazione è assolutamente falsato”.

E il presidente Armando Cesaro ha spiegato: “La mozione di sfiducia è un atto dovuto indipendentemente dall’esito. Siamo garantisti e non abbiamo presentato una mozione sulle questioni giudiziarie del caso, ma semplicemente perché un presidente di Regione non può raccontare frottole ai cittadini. De Luca ha mentito sulle ragioni delle dimissioni di Mastursi, l’abbiamo invitato a chiarire in aula e a chiedere scusa ai cittadini e non l’ha fatto. Presentare una mozione di sfiducia, ancor più in costanza di un’azione politica e amministrativa discutibile e fallimentare, mi è sembrato un dovere politico nei confronti dell’Aula e, soprattutto dei cittadini”. Ma il vero botta e risposta c’è stato tra il governatore e i consiglieri grillini. De Luca, infatti, ha attaccato i vertici del M5S sul caso Quarto difendendo Mastursi: “Quando si è dimesso il responsabile della mia segreteria, gli uffici fecero un comunicato stampa spiegando che era per il doppio lavoro. Appena io ho saputo delle indagini, ho chiesto di essere ascoltato inviando una richiesta alla Procura”. Poi ha aggiunto: “Parliamo di un comunicato più o meno sgangherato e intanto apprendevamo che due esponenti nazionali dei Cinque Stelle, un vicepresidente della Camera e un presidente di Commissione venivano informati di un ricatto e tacevano - ha continuato riferendosi al caso Quarto - Membri del cosiddetto direttorio, una parola che evoca altri scenari”. 

L’ex sindaco di Salerno è stato un fiume in piena: “Se chi come me attende con serenità il pronunciamento della Magistratura o chi come Di Maio, Fico, Di Battista, essendo informati da mesi di una vicenda gravissima che riguarda Quarto non hanno interessato né la Magistratura né altri organi dello Stato. Questo a conferma che quando si fanno chiacchiere è un conto, quando si governa allora diventa complicato mantenere la coerenza e la correttezza personale. Tutto sommato è stata una mattinata che potevamo risparmiarci. Avremmo potuto parlare di sanità, di trasporti o di fondi europei. Sarebbe stato meglio”. 
Immancabile la battuta ironica: “Dio c'è e il suo angelo vendicatore ha volato da Quarto a Marano a Forio d'Ischia Avete fatto come i personaggi di Cervantes che vanno a fare lana e tornano tosati”. 
Al momento della votazione De Luca non è stato presente in aula. 
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Regione, bocciata la mozione di sfiducia contro De Luca: "Voto falsato"

SalernoToday è in caricamento