De Luca attacca Grillo: "Vuole i robot? La legge potremmo chiamarla Tutti a Malindi"

Vincenzo De Luca torna ad attaccare il Movimento Cinque Stelle. Questa volta nel mirino del governatore della Campania è finito direttamente Beppe Grillo: “Ci ha comunicato che il M5S si appresta a elaborare un programma di governo. Finalmente – ironizza durante la consueta trasmissione settimanale su Liratv - sapremo che diavolo hanno in testa”. Poi ha aggiunto: “Ci offriranno un motivo di consolazione sperando che non facciano un bis di Roma dove siamo ancora in attesa degli assessori”. E ancora: “Grillo pensa che il lavoro lo faranno sempre più i robot e noi ci dedicheremo ai rapporti umani, alle relazioni personali e al tempo libero. Per me è una bella prospettiva ma dal punto di vista poetico estetico. Una legge del genere potremmo chiamarla ‘Tutti a Malindi. Sarò complicato tradurre quest’idea di decrescita felice in cose reali con la montagna debiti che ha l’Italia”.

Ma l’ex sindaco di Salerno è intervenuto anche sulle consultazioni in corso al Quirinale per la formazione del nuovo governo: “Sarebbe bene eliminare la liturgia delle consultazioni dal nostro Paese”. Il presidente della Repubblica “ha cominciato ieri e proseguirà ad oltranza. Penso sia pesante sentire sedici delegazioni, ma il sistema è questo. Alla fine mi auguro possa farsi un suo orientamento e che all’inizio della prossima settimana avremo un presidente incaricato”. “In una situazione di palude burocratica – ha sottolineato De Luca – la cosa positiva è che è stata approvata la legge di stabilità senza la quale la Campania avrebbe pagato prezzi abbastanza elevati. In questo modo, invece – ha concluso il governatore campano  – copriamo per 600 milioni di euro i debiti dell’Eav, stabilizziamo centinaia di ricercatori precari in Campania e superiamo i commissari per la gestione della sanità e per il piano di rientro. Tutto questo costituisce almeno un elemento di serenità”.