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De Luca contro Bindi, Renzi e tutti i partiti all'attacco: "Parole inaccettabili, chieda scusa"

Da Pd al Movimento Cinque Stelle passando per il centrodestra, tutti criticano le dichiarazioni del governatore della Campania contro la presidente della commissione parlamentare Antimafia. E anche il premier lo scarica

Dopo le parole“quello che fece Bindi è stata una cosa infame, da ucciderla” - pronunciate a Matrix da Vincenzo De Luca contro la presidente della commissione Antimafia rispetto al suo inserimento, per via di una condanna, nella lista degli impresentabili alla vigilia delle elezioni regionali, esplode la polemica politica a livello nazionale. Dal Pd ai Cinque Stelle passando per il centrodestra e i massimi rappresentanti istituzionali condannano le parole dell’ex sindaco di Salerno.

Tra i primi a prendere le distanza è il premier Matteo Renzi: “Parole totalmente inaccettabili, solidarietà piena a Rosy Bindi” dice al Tg1. Più duro il presidente del Senato Pietro Grasso: “Non pensavo che spostandomi in politica avrei sentito delle parole che ero abituato a sentire quando ero procuratore antimafia. Certe cose un rappresentante delle istituzioni non deve pensarle né dirle. De Luca chieda scusa alla Bindi e smetta di imitare Crozza. Non pensi di costruire consenso e simpatia ma solo una rappresentazione di irresponsabilità e arroganza”. Lancia l’hashtag #iostoconRosyBindi a cui esprime “piena solidarietà” la presidente della Camera Laura Boldrini.

Sconcerto per le dichiarazioni del governatore della Campania anche dai vice segretari nazionali del Pd Debora Serracchiani e Lorenzo Guerini. “Sono inaccettabili certi toni, spero che De Luca si scusi al più presto con Rosy Bindi per le sue parole” scrive su Twitter la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia; gli fa eco il secondo: “Parole inaccettabili quelle espresse da Vincenzo De Luca su Rosy Bindi, alla quale va la nostra piena solidarietà. Nessuna polemica politica, per quanto aspra, o nessuna decisione, per quanto controversa, giustificano espressioni come quelle di De Luca riportate dai mezzi di informazione”

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente dei senatori Luigi Zanda: “Al di là del contesto, pubblico o privato, in cui sono state le violente e pesantissime espressioni sull’onorevole Bindi, De Luca ha superato ogni limite della lotta politica. Farebbe bene a chiedere scusa”. Lo definisce, invece, “il Borghezio del Pd” il deputato democratico Francesco Monaco. “#DeLuca fa schifo. È indegno di ricoprire qualsiasi ruolo pubblico. Non può stare nel @pdnetwork. Vergogna!” twitta il deputato dem Marco Meloni. Ma una critica arriva anche dall’alleato Ncd. “Certe parole – ammonisce il ministro dell’Interno Angelino Alfano - non devono scappare nemmeno nei fuori onda. Il presidente De Luca si scusi e la chiuda al più presto possibile”.

Ma a sparare contro il presidente della giunta regionale ci pensa e soprattutto l’opposizione. “Dai nostri sondaggi l’ingrato Vincenzo ha guadagnato 1,5% Ringrazi. Con Rosy senza se e senza ma” scrive su Twitter il leader del centrodestra in Regione Campania Stefano Caldoro. “Mi sarei aspettata di tutto nella tranne che dover difendere Rosy Bindi dagli attacchi senza ritegno del suo compagno di partito, il governatore De Luca. La crisi di nervi del Pd, innestata dall’imminente sconfitta al referendum, riesce – dichiara la deputata forzista Daniela Santanchè - a fare anche di questi miracoli. Quello che è certo è che le parole utilizzate da De Luca sono davvero inaccettabili, nemmeno un boss della criminalità organizzata si esprime in questo modo. Questa classe dirigente del Pd non è degna di guidare il paese e gli italiani”.

"Il Pd ha sempre giustificato Vincenzo De Luca, personaggio sopra le righe, lo farà anche questa volta che ha superato ogni decenza?”: è il commento dei membri del Movimento Cinque Stelle della Commissione Antimafia. “De Luca ha un atteggiamento para camorristico: minaccia di morte la presidente della commissione Antimafia Rosy Bindi. Svelano il vero volto coloro che governano in Italia, quelli che vogliono cambiare la Costituzione, personaggi pronti a minacciare di morte i propri avversari politici. Questo è il nuovo clima in cui viviamo. Chi non è d’accordo con il potere deve morire. Renzi che cosa fa? Si dissocia, chiede scusa o farà dimettere il suo governatore De Luca? Andiamo avanti così in questo scempio politico, noi condanniamo totalmente queste parole e invitiamo i colleghi del PD nella commissione a fare lo stesso o per caso sono d’accordo? Un messaggio di morte, terribile, indirizzato a chi combatte le mafie” concludono i parlamentari pentastellati”.

Intanto il conduttore di Matrix Nicola Porro, video-intervista alla mano, smentisce De Luca: “Conoscendo alla perfezione la televisione, il presidente sa che essa non nasconde nulla. Basta rivedere la puntata di Matrix sul nostro sito per verificare che l’intervista non é stata rubata, ma anzi concordata in ora e luogo. Ricordo al presidente De Luca che anche Mediaset, a quanto risulta, è dotata di uffici legali. Non ci offendiamo se parla di noi in termini di delinquenza giornalistica, siamo certi non lo pensi veramente. Cosí come siamo certi che non auguri la morte di nessuno, tantomeno dell’onorevole Bindi. Come ha ricordato Vittorio Sgarbi proprio a Matrix – conclude Porro - De Luca è il nostro Trump di Salerno”. 

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