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Bagno di folla per Di Maio a Salerno: "Noi l'alternativa alla dynasty De Luca"

Il candidato del Movimento Cinque Stelle accusa a muso duro il centrosinistra e il centrodestra sulle candidature dicendosi ottimista sul risultato dei grillini

Bagno di folla per il candidato premier del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio che, questa mattina, ha iniziato il suo tour in Campania partendo dal Grand Hotel Salerno, dove sono accorsi centinaia di simpatizzanti ed elettori. Presenti, ovviamente, tutti i candidati salernitani.

L’attacco

Al suo arrivo il vice presidente uscente della Camera, sollecitato dai cronisti, non ha risparmiato stoccate agli avversari. A partire dal governatore Vincenzo De Luca e dal candidato cilentano del Pd Franco Alfieri. “E’ davvero singolare che non si stia parlando del fatto che lui, da presidente della Regione Campania, abbia piazzato un figlio al Comune e l’altro al parlamento. Così come è singolare che non si stia dicendo che il centrodestra nazionale abbia candidato l’autista di Raffaele Cutolo, il boss della nuova camorra organizzata”. Per Di Maio “questa gente è impresentabile e si trova nelle liste di destra e sinistra. A tal punto che il ministro dell’Interno si è vergognato di incontrare Alfieri, che è un altro impresentabile del Pd”.

Il voto

Di Maio si è detto ottimista sul risultato del M5S: “Il Movimento Cinque Stelle - ha spiegato - sta arrivando a tantissime persone per raccontare i venti punti del programma volto a migliorare la qualità di vita degli italiani. Stiamo trovando tanta gente che ci sostiene e anche qui, a Salerno, abbiamo ricevuto una risposta bellissima, che è una un’alternativa alla dynasty De Luca che continuerà ad imperversare sulle istituzioni italiane finchè i cittadini non daranno un taglio a questa arroganza della politica”.

La sicurezza

Infine il leader dei grillini si è soffermato sul tema della sicurezza: “Quello che sta succedendo a Macerata in questi giorni avevamo chiesto di evitarlo lanciando un appello ai partiti affinchè non speculassero sulla tragedia. Una tragedia per la ragazza ammazzata e per le persone ferite. E, invece, vedo i partiti utilizzare gli episodi di Macerata per sentirsi un po’ di destra e un po’ di sinistra. Ma, in realtà, questi partiti dovevano sentirsi di sinistra quando approvando il Jobs Act non dovevano abolire l’Articolo 18 e di destra quando dovevano proteggere le imprese. Noi abbiamo mandato tutta la nostra solidarietà alla comunità di Macerata, che non deve essere strumentalizzata in campagna elettorale” ha concludo Di Maio.

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