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Disabile costretta a gattonare alla Certosa: Cioffi interroga Franceschini

Dopo la denuncia del consigliere regionale Cammarano (M5S) il senatore Cioffi ha presentato un'interrogazione sullo stato manutentivo delle attrezzature per disabili presenti all'interno dello storico sito del Vallo di Diano

Dopo la scandalo della disabile costretta a scendere a “carponi” le scale della Certosa di San Lorenzo a Padula, denunciato dal consigliere regionale grillino Michele Cammarano, nelle ultime ore il senatore Andrea Cioffi, sempre del Movimento Cinque Stelle, ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta direttamente al ministro Dario Franceschini sullo stato manutentivo delle attrezzature per disabili presenti all’interno dello storico sito del Vallo di Diano.

Da tempo, infatti, nella Certosa l’ascensore è fuori uso, i bagni sono off-limits, non ci sono gli scivoli e manca un punto di primo soccorso. “Il sito monumentale è stato gestito da oltre trent’anni dalla Soprintendenza architettonica e paesaggistica di Salerno – si legge nell’interrogazione di Cioffi – e dal dicembre 2014 è entrato a far parte dei beni gestiti dal Polo museale della Campania”.“Risulta che l’attuale direzione stia producendo dei rallentamenti nella gestione ordinaria e straordinaria del sito – si sottolinea nell’atto parlamentare – Risulterebbero infatti ancora da effettuare i lavori di manutenzione degli impianti. Inoltre la manutenzione ordinaria (giardini, pulizia, ecc.) sarebbe sporadica e demandata a saltuari affidamenti diretti, senza alcuna programmazione sistemica”.

Non solo. Cioffi, nell’interrogazione, fa presente che “gli stessi dipendenti della Certosa avrebbero informato attraverso numerose missive il Polo Museale competente per risolvere le problematiche e, in taluni casi, avrebbero provveduto con mezzi propri alle attività indispensabili per la sicurezza e dunque urgenti (revisione degli estintori)”.  Per questo chiede al ministro Franceschini “quali siano le valutazioni in merito al degrado della Certosa di San Lorenzo e se non ritenga di intervenire con iniziative di competenza, di concerto con la Regione Campania e il Comune di Padula – aggiunge – per mettere a punto un piano di interventi strutturali mirati a riportare il sito al suo antico splendore e alla piena operatività funzionale”. E, infine, “quali iniziative intenda assumere affinché i fondi stanziati vengano utilizzati quanto prima per attuare l’indispensabile manutenzione ordinaria della Certosa, senza la quale sarà inevitabile il peggioramento delle attuali condizioni del sito”.

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