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Elezione di Pietro Grasso, Andrea Cioffi (M5S): "Siamo un gruppo più forte di prima"

Il senatore salernitano del movimento di Grillo, su facebook, ha elogiato l'operato dei senatori grillini e ha detto: "Ci hanno rafforzato, altro che indebolito"

Sono giorni di acceso dibattito per il Movimento Cinque Stelle, in seguito alla decisione di alcuni senatori "grillini" di votare, nel corso dell'elezione per la presidenza del Senato della Repubblica, per il candidato del Pd Pietro Grasso. Sulla questione delle "dimissioni" chieste da Beppe Grillo ai senatori che hanno votato per l'ex magistrato e sulla diatriba interna al movimento si è espresso anche il senatore salernitano Andrea Cioffi, che ha affidato a facebook le sue considerazioni: "Sabato è stata una giornata speciale. Loro (Pd, Pdl, Scelta Civica) sapevano una cosa di noi: siamo Umani. Allora che hanno fatto? Ci hanno chiesto di scegliere (scusate il paragone lo uso solo per semplificare) tra Gesù e Barabba (con qualcuno che faceva la parte di Ponzio Pilato)".

Cioffi prosegue, con accenni di natura filosofica: "A parte che nessuno può paragonarsi a Gesù, agli occhi degli Umani (dentro e fuori il parlamento) la scelta era, simbolicamente, tra due lati opposti della barricata. La convivenza dentro ogni Uomo (a-generico) di cuore e cervello produce quel continuo combattimento che ci porta a essere diversi, ad evolverci, a crescere. Siamo entrati in riunione (prima del voto finale) con la turbolenza dello Yin e dello Yang che discutevano tra di loro ed a volte uno aveva il sopravvento ed a volte l'altro".

Cioffi sgombera quindi il campo dagli equivoci, elogia il Movimento Cinque Stelle e allontana quanlunque ipotesi di "indebolimento" del movimento dopo il voto al Senato: "La discussione è stata bella, viva, vitale. Nessuno ha accusato un altro, ognuno ribadiva la propria visione. E' stato il momento in cui le persone hanno iniziato ad essere Gruppo per davvero. Ho visto, durante le fasi di voto, liberasi tutta la potenza del cuore. Nel corridoio posteriore all'aula la linea tra il cuore ed il cervello di qualcuno si è fermata agli occhi. A qualcuno per la difficoltà della scelta, a qualcuno per cum dividere il pathos. E' stato un momento difficile e forse ricapiterà (di avere vive ed accese discussioni) ma oggi siamo più forti di ieri. Loro credono di averci indebolito. Il messaggio che gli mandiamo è che ci hanno rafforzato".

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