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Politica

Elezioni europee 2014/ Intervista ad Antonio Iannone, candidato di Fratelli d'Italia-An

Il presidente della Provincia di Salerno racconta la sua campagna elettorale per il parlamento di Bruxelles, rivela com'è nata la sua candidatura e qual è il suo programma

Da oggi pubblicheremo una serie di interviste ai candidati alle prossime elezioni europee espressione della provincia di Salerno.

E’ stato il primo salernitano a scendere in campo in vista delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. Il suo nome circolava negli ambienti politici del centrodestra già agli inizi del 2014. Ma, qualche giorno fa, è arrivata la conferma ufficiale. Antonio Iannone è l’unico esponente salernitano candidato nella lista di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale. Da sempre militante e dirigente della destra, oggi ricopre il ruolo di Presidente della Provincia, che porterà a termine fino a quando non entrerà effettivamente il vigore il Dl Delrio.

Presidente Iannone,  come nasce la sua candidatura al parlamento europeo?

E’ nata un po’ di tempo fa su richiesta diretta di Giorgia Meloni, leader nazionale di Fratelli d’Italia, in rappresentanza della provincia di Salerno, che lo scorso anno è stata quella in cui il nostro partito ha riscontrato il miglior risultato elettorale. E che, alle ultime primarie, ha visto la maggiore partecipazione. Ricordo, con grande soddisfazione, di essere stato il più votato d’Italia. La mia candidatura, quindi,  è l’evoluzione naturale di un impegno di tutto il gruppo salernitano del partito”

In questo momento la politica non è ben vista agli occhi dei cittadini. Cosa l’ha spinta comunque a scendere in campo ?

“Ciò che mi ha motivato è il fatto che ci sono giovani e donne che hanno voglia di rialzare la testa e nutrono la speranza che si possa ricostruire il Paese. Naturalmente attraverso l’impegno politico di una forza che prima di tutto ricostruisca un ruolo di sovranità nazionale del nostro Paese in Europa.

Come sta svolgendo questa importante ma, allo stesso tempo, difficile campagna elettorale?

Incontrando direttamente i cittadini per parlare dei problemi che sono costretti ad affrontare ogni giorno e del ruolo di questa Europa, che non è affatto un’opportunità per gli italiani. Anzi, è una camicia di forza che sta determinando il suicidio della nostra economia. Sto incontrando tantissimi amministratori locali del Sud e visitando numerose imprese che operano in tutti i settori. E’ evidente che c’è una crisi di liquidità nelle famiglie, negli enti locali e nelle imprese, che scaturisce un’assoluta impossibilità di alimentare lo sviluppo.

Cosa accomuna Fratelli d'Italia con il Front Nazionale francese?

 

Con Marine Le Pen ci sono diversi punti programmatici comuni a partire dall’affermazione della sovranità popolare. Oggi sentiamo dire da tutti che occorre un’altra Europa, ma il Pd, Ncd, Fi, fanno parte del Pse e del Ppe che sono i due grandi blocchi politici che hanno la responsabilità di aver costruito questa Europa completamente asservita alle banche, alle finanziarie e ai poteri forti. Con la Le Pain sicuramente si può costruire un’alternativa europea che metta al centro il cittadino e le identità nazionali per la costruzione dell’Europa dei popoli.

Su quali punti programmatici sta puntando principalmente?

“Da presidente della Provincia ho lavorato su tanti progetti finanziati soprattutto con i fondi comunitari europei. Certamente dobbiamo puntare per il Sud a sviluppuare il turismo, l’ambiente, valorizzare le nostre tradizioni e il lavoro.Naturalmente attraverso l’accesso agli ingenti finanziamenti che ci sono nella programmazione 2014-2020 dobbiamo fare in modo che la nostra piccola e media impresa trovi occasioni straordinarie soprattutto per realizzare di un grande programma di infrastrutturazione nel Sud.

Tutti i candidati si stanno modernizzando con l'uso del web. Anche lei?

 

“Sto usando moltissimo internet e soprattutto i social network, che mi stanno consentendo di aver tante occasioni di contatto con persone che si ritrovano nel nostro impegno politico. Stiamo riscontrando un successo straordinario soprattutto grazie a Giorgia Meloni, che è l’unico leader di un partito italiano ad essere giovane, donna che fa della sua semplicità e della conoscenza della realtà la sua capacità di interpretare le ansie, i bisogni e anche le gioie del popolo italiano.

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