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Elezioni a Nocera Inferiore, Torquato in campo: "Ecco perchè mi ricandido sindaco"

Il sindaco uscente annuncia a sorpresa, con un manifesto pubblico, i motivi che lo hanno indotto a tentare la riconferma alla guida del Comune capofila dell'Agro. Questa volta sarà sostenuto dal Pd deluchiano

Manlio Torquato entra a gamba tesa nel dibattito politico sulle elezioni amministrative. E decide di farlo, un po’ a sorpresa, nel pomeriggio di ieri con un manifesto pubblico, con sfondo verde, con il quale annuncia pubblicamente la sua ricandidatura a sindaco di Nocera Inferiore.  La decisione di anticipare i tempi dell’inizio della campagna elettorale – non si conosce ancora la data del voto – deriva, molto probabilmente, dall’aumentare dei candidati che hanno deciso di contendergli la poltrona di primo cittadino. L’ultimo in ordine di tempo è l’imprenditore nocerino Pasquale D’Acunzi, sostenuto da tutto il centrodestra fatta eccezione, almeno per il momento, dei salviniani.

“Dopo cinque anni di lavoro intenso e difficile – scrive Torquato sul manifesto – mi sottoporrò al giudizio elettorale. Siamo partiti da una situazione impossibile, ai limiti del fallimento di un Comune in gravi difficoltà finanziarie, organizzative, gestionali. Nocera non è più quella del 2012. Non è quella del disastro Se.Ta, della partecipata indebitata fino al collo, delle eterne incompiute (come il Palasport o Piazza del Corso, finalmente completati e funzionali, dopo decenni), dell’assenza di una pianificazione urbana, della raccolta differenziata ferma a metà. Abbiamo lavorato con tenacia e passione. Ogni giorno, per ore ed ore, senza risparmiaci fatica, amarezza, delusioni, contrasti, ma anche con l’orgoglio di poter dire: nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta. Lo abbiamo fatto in modo onesto, istituzionale, chiaro. E Nocera, oggi, è nuovamente una città viva”.

Poi spiega i motivi che lo hanno indotto a ricandidarsi: “Eppure non tutto è fatto. Perché nel governo delle cose, come nella vita di ognuno, non si può mai dire raggiunta una meta. Molto c’è ancora da fare. Su alcuni fronti: dall’ambiente, alla mobilità urbana, alle politiche abitative (Montevescovado), a quelle sociali. Su questo scontiamo ritardi giustificati, almeno in parte, dal fatto che “senza soldi non si cantano messe” e che molti problemi vanno gestiti insieme ad altri enti: Regione, Comuni vicini, Consorzi. Molto lavoro, anche su questo, lo abbiamo già avviato. Ora va portato a termine. Va fatto in modo serie, onesto, tenace, forte. Davanti a noi nocerini la strada non è più in salita. E’ chiara, possibile, finalmente promette bene. Completeremo – si dice sicuro Roquato – il lavoro avviato. Insieme. Per Nocera”.

Il sindaco uscente, che alle precedenti elezioni amministrative si presentò con uno schieramento civico, questa volta ha stretto un accordo politico-elettorale con il Partito Democratico, che anche nella sua città è a trazione deluchiana.

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