rotate-mobile
Elezioni comunali 2016

Celano provoca Napoli: "Voglio un confronto con i figli De Luca, lui non conta nulla"

Il candidato sindaco di Forza Italia, Attiva Salerno, Celano Sindaco e Rivoluzione Cristiana prende di mira il sindaco uscente che continua ad attaccare l'opposizione. Duri anche Amatruda, Fasano e Valese

Si infiamma lo scontro politico a Salerno in vista delle elezioni amministrative di giugno. Ad alzare il tiro è lo schieramento di forze civiche e politiche di centrodestra che sostengono la candidatura a primo cittadino di Roberto Celano. Nel mirino finisce, com’è naturale che sia, il sindaco facente funzioni ricandidato per il centrosinistra Vincenzo Napoli, già definito soltanto pochi giorni fa dalla stessa coalizione di opposizione come un “fantoccio” del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Questa volta, però, gli attacchi partono da una constatazione: il ruolo politico e mediatico che i due figli del presidente della Regione, Piero e Roberto, stanno ricoprendo soprattutto nel capoluogo. Il primo ad attaccare è il candidato sindaco di Forza Italia, Attiva Salerno, Celano Sindaco e Rivoluzione Cristiana Roberto Celano: "Subito un confronto con Piero e Roberto De Luca, un confronto per discutere del futuro della città. Non ha senso incontrare  Napoli, non ha autonomia e non è libero. Mi spiace ma temo conti nulla, rischia di diventare un burattino. Le sorti della città sono, per scelta dinastica, in mano ad i figli del Capo. Serve allora - aggiunge Celano - chiarezza e nessuna ipocrisia". Di qui un nuovo affondo: “Preferisco incontrarli insieme perché ancora non sono chiari gli equilibri dinastici e perché vorrei evitare un litigio fra i due. Non temano il confronto, fa nulla anche il due contro uno. Dalla nostra parte idee libere e progetti concreti per un'altra Salerno".

Gli fa eco il commissario provinciale degli azzurri Enzo Fasano: “Da Celano una intelligente provocazione. Non sono per trasformare gli aspetti familiari in scontri politici, ma mi sembra evidente l'esistenza di un problema a Salerno”. D’accordo anche il giornalista socialista Gaetano Amatruda: “Condivido la posizione, impertinente e provocatoria, di Roberto Celano. E' desolante lo spettacolo offerto da Enzo Napoli e dal gruppo dirigente del Pd.  Una volta si animava dibattito, si promuovano discussioni e si trovano soluzioni. Oggi il gruppo dirigente del Pd si è trasformato in un esercito di lecchini in cerca di gloria dai figli del Capo. Vedo immagini davvero desolanti. Parlamentari e consiglieri regionali costretti a seguire i figli, sindaci, consiglieri ed aspiranti tali in cerca di contatti salvifici. Mi auguro i salernitani sapranno dimostrare di essere liberi e contro questa dinastia clientelare”.

Per Attiva Salerno parla invece il candidato al consiglio comunale Sergio Valese: “L'ironica risposta di Celano alla provocazione del facente la funzione di sindaco e candidato in nome e per conto pone un problema non secondario. E' una questione di rispetto democratico, il candidato sindaco adducendo una presunta debolezza evita, e soprattutto di destino della città. Dopo il programmato "regime di reggenza" necessario esclusivamente per far trascorrere il tempo occorrente perché gli eredi designati, entrambi in pectore, cosa accadrà? Passeremo da una dittatura repubblicana comunale ad una innovativa, monarchia , si spera, costituzionale? L'invito al facente funzione Napoli che,  fino a prova contraria, a differenza di altri candidati alla carica di sindaco, in primis Roberto Celano, non è ancora  passato per alcuna prova elettorale, è  quello di avviare un civile confronto sui problemi  reali di cui la città attende la soluzione con tutti i suoi avversari. Le battute le lasci fare a Crozza”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Celano provoca Napoli: "Voglio un confronto con i figli De Luca, lui non conta nulla"

SalernoToday è in caricamento