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Elezioni regionali Campania 2015

De Luca si allea con De Mita, Tartaglione: "Sono imbarazzata e perplessa"

Mentre la senatrice Capacchione denuncia: "Nelle liste dell'ex sindaco di Salerno uomini i cui nomi compaiono anche negli atti di processi di criminalità organizzata"

Piogge di critiche anche da sinistra contro il clamoroso e inaspettato patto elettorale tra il candidato governatore del Pd Vincenzo De Luca e il suo ormai ex nemico politico ventennale Ciriaco De Mita, il cui partito l’Udc, dopo aver governato per cinque anni con Stefano Caldoro, ha abbandonato a poche ore dalla presentazione delle liste il governatore per allearsi con l’ex sindaco di Salerno, contro il quale invece si schierò cinque anni fa.

A scagliarsi contro la nuova alleanza e la presenza nelle liste deluchiane di esponenti dell’estrema destra (come l’ex storaciano Carlo Aveta) è direttamente il segretario regionale del Pd Assunta Tartaglione: “‘Il partito democratico ha presentato una lista che rappresenta il giusto equilibrio tra la militanza, la competenza, i territori e la società civile con la scelta di una capolista donna per ogni circoscrizione. Grande – aggiunge – è stata l’attenzione alla legalità e alla trasparenza che ha comportato anche decisioni difficili che hanno inciso con i percorsi umani e politici di alcuni nostri compagni di partito”. Poi la stoccata: “È per questo motivo che avevamo chiesto anche alle altre liste apparentate con il candidato presidente attenzione massima su questi temi. In alcuni casi è stato così, in altri riscontriamo candidature difficili da accettare e che vanno in contrasto con le nostre indicazioni e le nostre valutazioni politiche. Non potevamo mettere veti soprattutto su chi ha maturato scelte di apparentamento solo nelle ultime ore ma dobbiamo necessariamente sottolineare che queste scelte sono in netto contrasto con le nostre scelte”. Infine conclude: "Sono imbarazzata, perplessa".

Sulla stessa lunghezza d’onda la senatrice campana Rosaria Capacchione: ““Ho letto con sconcerto e preoccupazione i nomi dei candidati nelle liste che sostengono De Luca per la presidenza della Regione Campania: un potpourri di impresentabili, di trasformisti, di opportunisti, di oppositori strenui e feroci dei migliori uomini che il Pd aveva messo in campo, appena un anno fa, nei territori devastati dalla camorra e dagli scempi ambientali”. Per l’esponente della commissione Antimafia “si tratta di uomini i cui nomi compaiono anche negli atti di processi di criminalità organizzata, protagonisti o compartecipi di una stagione, fatta di affari sporchi e di spartizioni indicibili, che si sperava fosse finita per sempre. Non posso fare a meno di notare che l’allarme lanciato, anche da me, nei giorni scorsi è caduto nel vuoto e il rigore del Pd nella formazione delle proprie liste è stato tradito: eccoli, infatti, ancora in prima linea, a testimonianza di accordi sulla cui trasparenza e liceità nutro serissimi dubbi. Uomini i cui metodi ho sempre denunciato e combattuto e che oggi ritrovo sulla mia stessa strada. Se è quella che vuole imboccare De Luca – conclude -  non sarà anche la mia”.

Intanto il deputato salernitano del Pd Gugliemo Vaccaro lascia il partito: “La decisione di candidare De Luca, personalità così controversa e da qualche ora compromessa con potentati che hanno distrutto la politica nella mia terra rappresenta per me una grave delusione” ed “è una scelta ingiustificabile, che peraltro è irricevibile sul piano dei principi”.

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