Regionali, De Luca annuncia: "Se vengo sospeso governa il mio vice"

Vincenzo De Luca va avanti nonostante la spada di Damocle della Legge Severino continui a pendere sulla sua testa. Ma in un'intervista al Corriere della Sera il candidato governatore del Pd prova a smorzare la sua posizione e chiarisce: "Se scatterà la sospensione – dice riferendosi alla legge Severino – farò ricorso al Tar e sarò reintegrato”. In ogni caso, aggiunge, “non cambia nulla. Chi vince governa. Il voto deve spingere il legislatore a rivedere le leggi fatte con i piedi”.

Per De Luca, dunque, se dovesse essere sospeso in caso di vittoria elettorale, al suo posto ci sarebbe un "vice" e gli "assessori". "Piuttosto – sottolinea – perché non prendere atto che la mia è una battaglia di civiltà. La Severino va cambiata, punisce i sindaci e i governatori e non i ministri e i parlamentari, viola il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge, ingessa il Paese. Io la Severino la rispetto, mica la legge mi impedisce di candidarmi”.

Ma, allo stato, le garanzie per una sua elezione completa, vista la condanna in primo grado, non ci sono. Per questo l’europarlamentare campano di Forza Italia Fulvio Martusciello lo sfida: “Premesso che la nomina della giunta è atto successivo alla proclamazione degli eletti e quindi la sequenza temporale immaginata da De Luca è irrealizzabile, sarebbe doveroso che De Luca dica sin da subito chi sarà il suo eventuale vice”.