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Facoltà di Medicina, Iannuzzi: "Convocare un tavolo e risolvere i problemi"

Il deputato salernitano del Pd illustra la risposta del governo alla sua interrogazione e invita a convocare un tavolo per risolvere tempestivamente il problema

Facoltà di Medicina dell'università di Salerno, sulla questione è intervenuto anche il deputato salernitano del partito democratico Tino Iannuzzi, che ha illustrato in una nota la risposta del sottosegretario al ministero della Salute Cardinale all'interrogazione presentata dallo stesso Iannuzzi circa la facoltà di Medicina e la trasformazione dell'azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d'Aragona di Salerno.

"Le questioni insolute riguardano, secondo il ministero - spiega Iannuzzi - l'eccesso di Unità Operative Complesse (UOC) presso l'Ospedale di Salerno, un numero di docenti comunque inferiore al numero di UOC, la non chiarita indicazione dei costi aggiuntivi dell'8% per la valorizzazione dell'attività assistenziale''. Il ministero, riferisce Iannuzzi, ha ricostruito quanto accaduto nei due anni trascorsi dal primo protocollo d'intesa tra università, regione e azienda ospedaliera.

"Da tale risposta risulta evidente che da più di 2 anni, visto che il primo protocollo di intesa fra Università, Regione ed Azienda Ospedaliera per la costituzione dell'Azienda Universitaria è del 7 gennaio 2010 - riferisce Iannuzzi - vanno avanti un rapporto ed una interlocuzione del tutto sterili e improduttivi fra regione e governo, senza che siano stati risolti i problemi amministrativi e burocratici sul tappeto. Si è così determinata una situazione assurda, ingiustificata e paradossale. Dal 2006 ad oggi si sono regolarmente svolte tutte le qualificate attività didattiche e assistenziali dei 6 anni del Corso di Laurea in Medicina, attività che, a partire dal III anno, si sono svolte proprio presso le strutture dell'ospedale di Salerno".

"Il corso si è sviluppato - continua il deputato Pd - con il pieno consenso e la piena partecipazione di tutte le istituzioni pubbliche interessate. La regione ha assegnato specifiche risorse per consentire ai docenti lo svolgimento presso tale ospedale della attività assistenziale. La riprova obiettiva del positivo percorso maturato dal 2006 dalla nuova Facoltà, discende dalla circostanza che tra qualche giorno, a luglio, termineranno il corso di studio e conseguiranno il diploma di laurea i primi iscritti all'ateneo salernitano".

L'adozione del DPCM, su proposta del ministro della Salute di concerto con i ministri dell'Università e dell'Economia - continua Iannuzzi - per la costituzione dell'azienda universitaria è un atto dovuto ed urgente, nella considerazione del significativo percorso istituzionale compiuto dalla facoltà salernitana. Ogni altra questione deve essere affrontata separatamente e, comunque, con un tavolo convocato ad horas e chiamato a risolvere finalmente i problemi esistenti con massima tempestività".

Tino Iannuzzi invita a non confondere le situazioni: "Da un lato la costituzione dell'azienda universitaria perfezionando il procedimento attivato da anni ed oramai in attesa solo del DPCM finale; dall'altro l'organizzazione e la programmazione delle strutture ospedaliere per quanto concerne la regione e l'azienda ospedaliera. La creazione dell'azienda universitaria non può essere paralizzata e bloccata dai problemi legati alle indicate scelte regionali. Il presidente Caldoro non può continuare a seguire la vicenda, come sinora ha fatto, in modo burocratico, del tutto inadeguato e quasi distaccato, senza far valere il peso istituzionale e politico della regione Campania, la seconda regione italiana".

Il deputato Pd conclude: "Il confronto di questi due anni tra regione e governo, scandito solo da continui punti di dissenso e con carteggi infiniti tra Santa Lucia ed il ministero, ha determinato una situazione di forte pregiudizio e di assoluta gravità per la nuova facoltà, per gli studenti, per i docenti e per l'intero territorio. Giustamente l'università di Salerno, con il rettore Pasquino, ha inoltrato atto di diffida nei confronti della regione e dei tre ministeri competenti per la immediata adozione del DPCM, per quella trasformazione dell'ospedale in azienda universitaria, oggi più che mai urgente e necessaria".

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