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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Ravello

Fondazione Ravello, Landolfi attacca Caldoro e si becca una querela

Il segretario provinciale del Pd contesta il finanziamento regionale di 4 milioni di euro assegnato alla fondazione presieduta dal capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta: non si lascia attendere la replica

"Caldoro ha finanziato per 4 milioni di euro, con una specie di controllo in house di partito, la Fondazione Ravello, presieduta da Brunetta, capogruppo del Pdl alla Camera. Una cosa che si commenta da sola, di inaudita e assoluta gravità". È quanto sostiene Nicola Landolfi, segretario provinciale del Partito democratico di Salerno. "I campani – aggiunge Landolfi – continueranno a crepare negli ospedali pubblici, i pendolari a stare alle fermate per ore senza trasporti pubblici, la povera gente a soffocare nella “terra dei fuochi”, mentre Caldoro impunemente, continuerà a mortificare la Campania, finanziando una Fondazione presieduta da Brunetta. Stavolta la gravità della vicenda deve essere sollevata a ogni livello, perché si tratta di uno scandalo nazionale. L’atto – conclude – va ritirato, revocato, contestato in ogni sede. Procura, Corte dei Conti".

Immediata la replica della Fondazione Ravello che annuncia una querela nei suoi confronti : "Ha avuto un colpo di sole: se escludiamo una strategia mirata, pericolosa e denigratoria, non abbiamo altre spiegazioni per le sue farneticanti dichiarazioni inviate agli organi di stampa a proposito del finanziamento di 4 milioni di euro alla Fondazione Ravello e per essa al Ravello Festival. Non può non sapere il Segretario Provinciale del Pd Salernitano che i fondi in questioni sono fondi europei legati al Piano Azione Coesione della Regione Campania e che nulla hanno a che vedere con i problemi della sanità, dei trasporti e di tutti gli altri settori esterni alla cultura e al turismo. Un piano adottato e deliberato dalla Giunta Regionale Campania (DGR 225 del 12.07.2013) con chiari ed espliciti riferimenti alla politica complessiva di sostegno alle iniziative culturali della Regione".

"Non può non sapere  - dice la Fondazione Ravello - che analogo finanziamento dello stesso importo è stato deliberato per il Giffoni Film Festival; che Ravello e Giffoni sono in provincia di Salerno e che rappresentano, al momento, le eccellenze provinciali in fatto di programmazione culturale e promozione turistica dell’intero territorio provinciale. Non può non sapere il segretario provinciale del Pd  che simili dichiarazioni, concettualmente false e denigratorie, diventano facile presa per disattenti “ripetitori locali” che amplificano e distorcono ulteriormente la notizia, provocando danni enormi all’immagine di una istituzione, la Fondazione Ravello, che faticosamente e con sacrifici cerca di tenere alto il nome di Ravello, della provincia di Salerno e dell’intera regione Campania".

Di qui l'affondo: "L’unico, vero scandalo è l’aggressione gratuita a persone e Istituzioni che il segretario provinciale del Pd , e con lui alcuni giornali online locali, ha inteso sferrare, dimostrando ignoranza dei fatti veri. Il vero danno che tali dichiarazioni producono va ben oltre le persone di Caldoro e Brunetta, va ben oltre le Istituzioni Regione Campania e Fondazione Ravello, che pure meritano il massimo rispetto e apprezzamento per le iniziative intraprese, il danno si propaga a macchia d’olio all’intero territorio provinciale di Salerno, proprio quel territorio che un segretario provinciale di uno dei principali partiti dovrebbe tutelare, promuovere e difendere da attacchi gratuiti, infondati e pericolosi, quandanche determinati da colpi di sole".

La Fondazione  ha dato mandato agli avvocati di mettere in campo ogni iniziativa legale volta alla tutela del suo buon nome, del suo prestigio internazionale, e di quello delle personalità che la rappresentano. "Non si può impunemente definire rapina a mano armata la decisione di finanziare un’iniziativa che - conclude la nota della Fondazione -  è fra le più antiche e apprezzate rassegne musicali del mondo, non si può impunemente offendere persone che invece i cittadini dell’intera provincia di Salerno apprezzano e ringraziano per quanto stanno producendo, non si può impunemente attentare al futuro di un territorio che merita ben altro rispetto”.

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