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Forza Italia, Gagliano contro Carfagna: "Non può coordinare il partito da Roma"

Il consigliere comunale di Salerno chiede le dimissioni della leader dei forzisti alla luce del risultato ottenuto alle elezioni provinciali

Per il bene di Forza Italia Mara Carfagna faccia un passo indietro: non può fare la coordinatrice da Roma”. A chiedere con forza le dimissioni della leader provinciale degli azzurri è Salvatore Gagliano, alla luce della recente sconfitta del centrodestra alle elezioni provinciali. Ieri pomeriggio, in una gremita sala del bar Moka, su Corso Vittorio Emanuele, il consigliere comunale forzista di Salerno ha svolto una conferenza stampa per rendere pubblica la sua posizione in merito al risultato elettorale. “L’onorevole Carfagna – ha affermato Gagliano – è una brava donna, è stato anche un bravissimo ministro, ma è lontana dal territorio. E questo dimostra che è un pessimo coordinatore provinciale, che non conosce ne le cose, ne i fatti, ne i luoghi”.

Poi entra nel merito della questione: “Mi chiedo chi abbia fatto la lista delle provinciali, visto che ci sono stati tre persone che hanno ottenuto zero voti. All’unica riunione che è stata convocata per discutere dei possibili candidati lei ha preferito non esserci volando a Sirmione. Negli ultimi tre mesi l’onorevole Carfagna è andata solo a fare la madrina della Scafatese. Poi è sparita. Perché – si domanda Gagliano – non l’abbiamo mai vista fare campagna elettorale accanto a Romano? E’ andata a Scafati al festival dell’ipocrisia, che poi tale si è dimostrato con il sindaco Aliberti, che si è anche fatto fotografare con Romano, ma che alla fine non ha votato per lui. Tra poco – dice con una battuta – dovremmo andare a Chi l’ha visto?”. Di qui l’appello: “Da donna intelligente qual è,  faccia un passo indietro e non rimescoli il partito con i soliti nominati”. 

E, proprio sulla nomina del senatore Enzo Fasano a vice coordinatore provinciale unico vicario,  Gagliano ha espresso le sue perplessità: “Nulla di personale contro l’amico Enzo, ma mi chiedo lui e gli altri senatori e deputati di Fi quali candidati abbiano sostenuto alle provinciali. Non è dato saperlo. Io – rivela - ho votato Italo Voza di Capaccio per dare voce alla zona sud della provincia che continua ad essere abbandonata dal partito. Fasano, invece,  chi ha votato? Il coordinamento provinciale, da quel che si dice, portava Giuseppe Agovino e non mi sembra che sia stato eletto. Dunque, c’è qualcosa che non va. Anche a Salerno, se non fosse per il bravo coordinatore Antonio Roscia il partito resterebbe chiuso”. Impossibile per il noto imprenditore alberghiero non togliersi qualche sassolino dalla scarpa, sempre guardando al dato elettorale di domenica scorsa.

Se Romano ha perso è colpa di una sola persona: Edmondo Cirielli. E, soprattutto, per il suo modo di governare la Provincia. Su questo sono d’accordo con Aliberti. Cirielli – ha aggiunto – è quella stessa persona che, il giorno dopo la sua elezione a presidente della Provincia, si è arruolato gli eletti dell’Udc Miano, D’Agosto e Carpentieri che smisero di rispondere alla linea del partito. Anche due consiglieri dell’Mpa, Pierro e Meola, passarono con lui. Chi dimentica la nascita della lista Principe Arechi, la giravolta degli assessori, le consulenze da 800 mila euro nel primo anno e mezzo di governo. Chi dimentica la candidatura non condivisa di Anna Ferrazzano a sindaco di Salerno voluta da Cirielli? Con il risultato finale che ora la Ferrazzano sta con De Luca. E come dimenticare le guerre politiche a Sarno, Pagani, Scafati, il voto di Zara e dei suoi amici di Fdi al comunista Volpe al recente ballottaggio a Bellizzi?”. Per Gagliano “Romano ha fatto un miracolo riuscendo a recuperare voti anche tra i consiglieri deluchiani, creando un clima di tensione anche nel centrosinistra di Salerno".

Infine ha confermato che resterà in Fi come anima critica lanciando allo stesso tempo una sfida al leader salernitano di Fdi: “Ora ha ottenuto il 19%, vediamo senza il potere della Provincia quanti voti prenderà il partito di Cirielli alle elezioni regionali”. Seduto accanto a Gagliano il consigliere regionale Carlo Aveta, che – a proposito di regionali - ha confermato il suo sostegno alla candidatura di Vincenzo De Luca, al contrario dello stesso Gagliano che invece ha ribadito la sua vicinanza al governatore uscente Stefano Caldoro. Presenti in sala l’ex assessore di Montecorvino Pugliano Emanuele Budetta, i consiglieri comunali di Capaccio Francesco Sica e Roberto Voza, il consigliere comunale di Montecorice Raffaele Del Mastro, il consigliere comunale di Prignano Cilento Giuseppe Cernelli e Nicola Comite, consigliere comunale di Agropoli. Seduti nella sala del bar Moka anche Maria Rosaria Carfagna, cugina dell’ex ministro alle pari opportunità, e Vittorio Acocella, presidente dell’associazione Dai Forza all’Italia.

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