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Indagine sul Fusandola, Celano e Russomando: "Si faccia chiarezza"

I consiglieri di centrodestra scrivono al sindaco Napoli e al prefetto Russo per chiedere delucidazioni sul rischio esondazione del torrente che fa capolino all'interno del cantiere

Si torna a parlare della sentenza sul Crescent di Salerno. Questa mattina l’associazione Italia Nostra e il Comitato No Crescent hanno svolto una conferenza stampa con il geologo Alberto Alfinito, l'avvocato Pierluigi Morena, l'architetto Vincenzo Strianese, l'avvocato Oreste Agosto, il capogruppo di Forza Italia Roberto Celano. Al centro della discussione il nuovo procedimento in corso della Procura di Salerno per la deviazione del Fusandola e il rischio esondazione, in cui il Comitato No Crescent e Italia Nostra sono parte lesa. Sotto la lente di ingrandimento c’è un passo del Ctu nominato dalla Procura che recita "il Torrente Fusandola è stato deviato per motivazioni urbanistiche".

Le denunce

Per questo i consiglieri Celano e Ciro Russomando (Attiva Salerno) hanno inviato una lettera al sindaco Enzo Napoli, ai colleghi consiglieri comunali, al presidente della Commissione Trasparenza Antonio Cammarota, ai dirigenti di settore e anche al Prefetto Francesco Russo per chiedere lumi sulla vicenda. “Quanto emerge dalla Ctu redatta per la Procura, a seguito di denunce mirate e, evidentemente, pertinenti (confermate dal professionista incaricato) del Comitato No Crescent e di Italia Nostra, è di una gravità assoluta e merita l'attenzione e l'intervento di tutte le Istituzioni che hanno a cuore la città e intendono preservare l'incolumità dei salernitani” tuonano i due esponenti dell’opposizione, per i quali “si evince con chiarezza nella suddetta relazione che la deviazione del Fusandola sarebbe avvenuta senza le necessarie autorizzazioni e che, soprattutto, tale illegittimo intervento potrebbe comportare rischi di esondazioni e pericoli per i cittadini (in particolare per i residenti di via Fusandola, del rione Canalone e con particolare preoccupazione per i bambini che frequentano le scuole Barra)”.

Ma non finisce qui. I due dirigenti del centrodestra lanciano un affondo tutto politico: “Il genio civile, organo regionale, avrebbe ammesso di non aver mai autorizzato la deviazione. La Regione (guidata oggi da chi è il responsabile politico di atti amministrativi che, a quanto si legge dalla perizia, sarebbero di dubbia legittimità), più volte adita, non ha mai ritenuto di intervenire, avvalorando dubbi sulla compatibilità amministrativa di chi oggi la presiede rispetto ai contestati procedimenti. Appare vergognoso solo pensare che possa esserci chi permetta di mettere a rischio la sicurezza di cittadini pur di consentire la più grande speculazione edificatoria mai avvenuta a Salerno. Né quanto accaduto, evidentemente, in occasione dell'alluvione del 1954 ha indotto l'Amministrazione a maggior senso di responsabilità”. Secondo Celano e Russomando “chi ha competenze e non interviene diventa corresponsabile non solo della edificazione di uno scempio che sta segnando negativamente la città, ma soprattutto di eventuali sciagure che potrebbero inopinatamente verificarsi per la frenesia di cementificazione senza regole che hanno caratterizzato le Amministrazioni progressiste che si sono succedute”.

L'appello

Di conseguenza ritengono necessario “affrontare l'aspetto amministrativo della vicenda con estrema attenzione in Commissione Trasparenza, egregiamente guidata dal collega Antonio Cammarota, auspicando l'intervento dei responsabili dei procedimenti amministrativi in questione. Richiederemo, nel contempo, anche l'intervento di tutti i Parlamentari eletti in città affinché sollecitino con forza l'intervento del Ministero dell'Ambiente, del Ministero delle Infrastrutture e del Ministero della Giustizia per indurre ad una verifica di quanto emerge in perizia e di eventuali responsabilità e affinché possa evitarsi che atti eventualmente illegittimi siano sanati dall"inerzia" delle Istituzioni e dalla prescrizione a cui andranno incontro processi avviati con grave ritardo. Ognuno ha il dovere di difendere Salerno ed i salernitani per quanto nelle competenze e nelle responsabilità di ciascuno. Auspichiamo, pertanto, un sollecito intervento di tutte le Istituzioni adite” conclude la nota congiunta.

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