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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica Battipaglia

Incendio a Battipaglia, De Luca: "Non sono ecoballe e la Regione non ha competenze"

Il governatore della Campania interviene dopo le polemiche divampate a seguito del rogo e "scarica" ogni responsabilità sugli enti d'ambito

Vincenzo De Luca fa chiarezza sull’incendio divampato in un impianto rifiuti situato nel comune di Battipaglia dopo che – scrive su Facebook – “sono circolate informazioni sbagliate che è opportuno correggere. Chiariamo alcuni punti”.

La difesa del presidente

Il governatore della Campania entra nel merito della vicenda: “A Battipaglia c’è stato un rogo in un capannone privato, le ecoballe non c’entrano assolutamente nulla; l’interlocutore istituzionale per la gestione del ciclo dei rifiuti non è la Regione, ma sono gli enti d’ambito e le società provinciali poiché da due anni i poteri sono stati trasferiti ai Comuni, che li esercitano in forma associata (enti d’ambito); la Regione Campania gestisce: la legislazione in materia (quindi la redazione del Piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti), il piano per realizzare 15 impianti di compostaggio (in alcuni casi in collaborazione coi Comuni). Infine, curiamo i rapporti con la società che gestisce l’impianto di Acerra”.

De Luca, quindi, scarica la responsabilità sugli altri enti: “La gestione ordinaria del ciclo dei rifiuti è quindi nella responsabilità piena degli enti d’ambito, vale a dire i Comuni e le società provinciali”. Infine conferma che in  vista del blocco del termovalorizzatore di Acerra per 40 giorni a partire da settembre “stiamo dando una mano ai Comuni all’individuazione di aree di stoccaggio provvisorie (e tali devono essere), sempre nel rispetto della loro autonomia decisionale e tenendo conto che vi sono territori, penso a Giugliano, che in passato hanno dato tanto sulla vicenda ecoballe e che quindi oggi debbono essere tutelati” conclude De Luca.

Il vice Bonavitacola:

In relazione a propagandistici e falsi accostamenti fra l’incendio di sabato scorso presso l’area industriale di Battipaglia e la mancata rimozione delle ecoballe si rende opportuno stabilire la verità dei fatti. Il programma regionale di rimozione delle ecoballe riguarda l’enorme accumulo di rifiuti domestici avvenuto fra il 2000 ed il 2009 presso siti a gestione pubblica. L’incendio di Battipaglia è avvenuto presso un impianto privato e riguarda rifiuti speciali (non domestici) accumulati nei mesi scorsi. Dire che tale incendio è conseguente alla mancata rimozione delle ecoballe è una grande balla e basta. Ciò non toglie nulla alla gravità del fatto ed all’urgenza di accertare ogni responsabilità, visto che Battipaglia è stata periodicamente colpita nel recente passato da episodi analoghi. Ed occorre mettere in campo ogni azione per evitare il ripetersi di altri incendi, a partire dall’attuazione delle nuove linee guida regionali per la prevenzione e la sicurezza dei siti ove sono depositati rifiuti di qualsiasi tipologia. Unitamente al rafforzamento dei controlli e monitoraggi degli impianti interessati. È abbastanza miserevole il tentativo di scaricare responsabilità sulla Regione anche laddove è chiarissimo che non c’entra nulla. Ma lo scaricabarile è scorrettezza alquanto frequente nel settore delle problematiche ambientali. Ne è riprova il maldestro tentativo di attribuire alla Regione responsabilità gestionali nel dover fronteggiare il fabbisogno di destinazioni alternative dei rifiuti che non potranno essere trattati a settembre presso il Termovalorizzatore di Acerra, per  il fermo previsto. La Regione ha svolto e svolgerà fino in fondo, con responsabilità, una funzione di coordinamento e supporto nei confronti di province e loro società operative, Comuni ed Enti d’ambito per superare ogni criticità. Ma va ricordato che sono gli Enti territoriali ad esercitare le funzioni gestionali del ciclo ordinario e delle sue criticità temporanee. Sorprende che il Ministro dell’Ambiente trascuri questo dato, evidenziando presunti ritardi nel coinvolgimento del governo sulla problematica del fermo di settembre del Termovalorizzatore di Acerra. La vicenda è nota da mesi e nulla ha impedito al governo di dare un contributo per agevolare la soluzione. Al momento il contributo più significativo ricevuto dalla Regione da parte del Governo in carica è stato il taglio in finanziaria 2019 del fondo per interventi connessi al funzionamento del Termovalorizzatore di Acerra, da molti anni riconosciuto ed erogato per 25 milioni di euro annui. Questi sono i fatti. Intanto domani si chiude l’ultima gara regionale per completare la rimozione delle ecoballe e venerdì si terrà un incontro in regione con Eda e società provinciali per ultimare il piano in vista della chiusura di settembre del Termovalorizzatore. Il lavoro continua incessante, nonostante le chiacchiere e le scorrettezze”.

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