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Centristi per l'Italia, Ferraro: "Ci confronteremo con Napoli: ecco le nostre idee per Salerno"

Il coordinatore cittadino del nuovo movimento politico, che si riconosce nella leadership nazionale di Pierferdinando Casini, sceglie Salernotoday per spiegare i motivi della sua adesione e le prossime iniziative nel capoluogo

A pochi giorni dalla nascita di Centristi per l’Italia, il nuovo movimento politico moderato che si riconosce nella leadership di Pierferdinando Casini e che a livello provinciale è guidato da Vincenzo Inverso, abbiamo intervistato il nuovo coordinatore cittadino di Salerno Angelo Ferraro.

Quando ha deciso di aderire a Centristi per l’Italia?

“La decisione di aderire ufficialmente è maturata negli ultimi giorni dopo una lunga e sofferta riflessione, conseguenza del mio umile percorso politico. Decisione non personale ma maturata con un gruppo di amici, di varia estrazione culturale, coi quali condivideremo il nuovo percorso politico. Vincenzo Inverso ha manifestato una lusinghiera attenzione nei nostri confronti toccando le corde giuste per motivarci a intraprendere questa grande avventura, che ha tutti i crismi di una scommessa”.

Cosa la attira di questo nuovo progetto?

“La possibilità, partendo da zero, di creare un laboratorio politico, in città e in provincia, in grado di favorire le condizioni perché i moderati possano sedere intorno ad un tavolo e dialogare per il bene comune senza alcuna eccezione. Abbiamo già registrato positivi riscontri a riguardo. Guardiamo alle forze politiche che vanno dal Pd a Forza Italia ivi incluse formazioni minori e in particolare movimenti civici, ma soprattutto guardiamo alle tante persone di buona volontà che oggi fanno fatica a riconoscersi nei partiti”.

Lei viene da un’esperienza civica, Attiva Salerno, che era alleata con Fi. Ha lasciato l’area politica di centrodestra ed è pronto ad allearsi con il Pd?

“Il processo di alleanze tra Fi  e Attiva Salerno ad onor del vero è stato inverso. Attiva Salerno, che rimane un esperimento civico di grandissimo spessore, era la locomotiva della coalizione; ha espresso il candidato sindaco, l’amico Roberto Celano, solo successivamente transitato nelle fila di Fi. È stata quindi Fi ad aderire al progetto del movimento. La mia collocazione era civica, non partitica, ed era tesa, come ora, alla costruzione di una proposta seria, autorevole, credibile e spendibile per dare risposte concrete ai bisogni reali dei cittadini. Pertanto se queste condizioni si fossero verificate per il passato col Pd o con altre forze di centrosinistra non avrei avuto alcuna difficoltà a sposarle come non ne avrò per il futuro nel supremo interesse di Salerno e dei Salernitani”.

Quale sarà la vostra posizione rispetto alla Giunta del sindaco Napoli?

“Di massimo rispetto. Le ultime amministrative hanno chiaramente riconosciuto al sindaco Napoli e alla sua squadra un mandato molto ampio di cui bisogna tener conto. Appena ufficializzato il coordinamento cittadino chiederemo al sindaco Napoli di ricevere una delegazione dei “Centristi per l’Italia”. La nostra sarà quindi una posizione di ricerca continua di confronto e dialogo costruttivo per il bene della città, senza risparmiare proposte correttive ove ne riscontrassimo l’esigenza ma apprezzando e plaudendo alle iniziative poste in essere tese a migliorare le condizioni di vita”.

Quali saranno le battaglie politiche che volete portare avanti?

“Più che battaglie perseguiamo un obiettivo: vogliamo riavvicinare la gente alla politica, alla buona politica, rendendo il popolo partecipe delle scelte di governo, locale e nazionale. Vogliamo parlare al cuore e alla testa dei cittadini restituendo dignità a chi si impegna pubblicamente contro la dilagante demagogia che parla solo alla pancia del popolo, a caccia di proteste senza avere la capacità di promuovere alcuna proposta concreta”.

Di cosa ha bisogno Salerno?

“Di lavoro, troppo semplice ma è così. Carriere lavorative discontinue che vivono condizioni d’insicurezza, precarietà, assenza di chiare prospettive personali e familiari creano situazione difficili e aprono scenari pericolosi di coesione sociale; la crisi economica impedisce alle famiglie di assolvere ai compiti educativi, assistenziali, di recupero e integrazione. L’amministrazione comunale ha il dovere di trovare risposta a questi bisogni primari. Crediamo si possano inoltre offrire migliori servizi ai cittadini e ai turisti, va rivista la mobilità urbana, trovata una soluzione al caro parcheggi e analizzata con attenzione la questione delle tasse locali. Occorre maggiore trasparenza per un’amministrazione più vicina e al servizio del cittadino”.

A breve presenterete il coordinamento cittadino: da chi sarà composto?

“Dopo la manifestazione nazionale di sabato 11 febbraio a Roma convocheremo una conferenza stampa per presentare i membri del coordinamento cittadino e la road map delle iniziative che intenderemo mettere in campo nei prossimi mesi. Sarà composto da professionisti di ogni settore e da persone di buona volontà che intendono impegnarsi direttamente per Salerno e per i Salernitani convinti che si possa fare molto e bene per questa città e per i suoi abitanti. Abbiamo rotto gli indugi adesso ci mettiamo la faccia”.

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