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Politica/Le nostre interviste/ Parla il consigliere Antonio Cammarota

Di mestiere fa l'avvocato, ma dal 2010 è entrato a far parte del consiglio comunale di Salerno. Nel 2009, invece, è stato eletto con il Pdl a Palazzo Sant'Agostino

Antonio Cammarota di professione fa l’avvocato, ma dal 30 giugno 2010 è membro del consiglio comunale di Salerno. Egli, infatti, è subentrato a Nino Marotta, attuale deputato ed ex candidato a sindaco del centrodestra. Nel 2009 è stato il primo consigliere provinciale di centrodestra eletto nella città di Salerno sotto il simbolo del Popolo della Libertà. Oggi, invece, è il capogruppo di Fli (l’ex partito di Gianfranco Fini nato dalla scissione del Pdl) al Comune di Salerno ed è consigliere provinciale indipendente a Palazzo Sant’Agostino.

Avvocato Cammarota, cos’è per lei la politica?

“E’ un servizio, che va messo in pratica con serietà  e nel rispetto di chi, attraverso l’elezione democratica, ripone in noi la sua fiducia. Per chi fa politica il bene comune deve essere più importante del bene privato”

Com’è essere il consigliere provinciale di centrodestra più votato nella città di Salerno?

“E’ un onore e un onere. Le elezioni provinciali del 2009 sono state una battaglia politica non facile visto che, nel mio stesso collegio, avevo come antagonista un consigliere di peso qual è Nino Savastano. E’ stata una sfida dura e difficile, ma alla fine i cittadini hanno scelto sulla base di una proposta politica chiara. E sono stato eletto senza aver esercitato prima alcun potere. Di questo non posso che essere soddisfatto. Per tutto questo devo ringraziare, in modo particolare, l’associazione La Nostra Libertà, che mi ha sostenuto e che continua ad essere un importante punto di riferimento per tantissimi cittadini, grazie alle numerose iniziative sociali e di solidarietà che mette in campo quotidianamente”
 

In questo giorni è uscita la sentenza del Consiglio di Stato sul Crescent. Qual è la sua posizione?

“Per me l’opera poteva essere migliore. Ma non capisco perché si è arrivati a questa situazione.  Se c’erano dei problemi o mancavano delle autorizzazioni, per quale motivo non si sono bloccati i lavori quando il cantiere è stato aperto? Ora si rischia la paralisi, con decine di lavoratori che rischiano il posto di lavoro. Per me la colpa di De Luca è quella di non aver fatto un referendum popolare sul Crescent. Dovevano essere i cittadini a scegliere democraticamente sulla costruzione dell’opera”.

Intanto aumenta la scontro istituzionale tra Comune di Salerno e Regione Campania sul futuro della metropolitana

“Su questo problema bisogna assolutamente fare quadrato e smetterla di sventolare ognuno la propria bandiera di partito. Non ha senso chiudere un servizio dopo che il sindaco De Luca e l’assessore regionale Vetrella lo hanno inaugurato insieme. Ed è assurdo che adesso siano proprio loro due a litigare. Non ha senso che la Regione non dia i soldi per il mantenimento del servizio. Ma allo stesso modo non condivido le parole di De Luca contro il presidente Caldoro. Quando si fa politica bisogna lavorare per offrire ai cittadini servizi utili e sicuri, non farsi la guerra per vedere chi è più forte. Come si dice? Mentre il medico studia, il malato muore. In questo caso: mentre loro litigano, la metropolitana chiude. Stessa cosa per il Cstp”

Si spieghi

“Anche su questa vertenza si è registrato uno scontro durissimo tra Comune e Provincia, che di certo non ha migliorato il servizio e non ha neanche aiutato i lavoratori coinvolti. E oggi si vive ancora una situazione di incertezza sul futuro”

Un altro fronte aperto è la vendita della Centrale del Latte. Lei è favorevole?

“Attraverso un emendamento ho smascherato la bugia della maggioranza sull’obbligatorietà della vendita dell’azienda. Chiesi, a margine di un consiglio comunale,  che tale emendamento venisse allegato all’ordine del giorno. E così è uscita fuori la verità. Credo, comunque, che la Centrale del Latte di Salerno vada difesa, il suo brand custodito e monetizzato anche attraverso un azionariato popolare”

Due giorni fa è stato approvato al Senato il disegno di legge Delrio sulla soppressione delle Province. Pensa che sia una scelta giusta?

“Per me è un errore eliminare la rappresentanza popolare e non lo spreco: non c’è nulla di più sbagliato. Io, ad esempio, da consigliere provinciale non guadagno 1 euro essendo anche consigliere comunale. Stessa cosa vale per i miei colleghi che sono sindaci. Inoltre i dipendenti, con l’eliminazione delle Province verranno trasferiti alle Regioni. E come ente resterà comunque in carica, ma senza gli eletti dal popolo”

Cosa l’ha più delusa in questi anni?

“L’incapacità di dialogo tra i vari protagonisti della politica salernitana. Io, da sempre, sono un oppositore di De Luca ma la prima cosa che ho fatto quando sono entrato in consiglio comunale è stata andare a salutare il primo cittadino eletto dai salernitani. Ci si confronta, ci si critica a vicenda ma sempre con rispetto e solo nell’interesse del popolo”

Di cosa è, invece, più orgoglioso?

“Delle tante iniziative proposte e poi approvate anche dalla maggioranza. Ricordo, ad esempio, il marchio delle Luci d’Artista; le navette speciali per collegare  il centro con la zona orientale, sempre in occasione delle luminarie; la battaglia sul condono edilizio, sulla raccolta differenziata, sui progetti urbanistici, sulla Soget, sulla riqualificazione dei quartieri, come ad esempio delle zone collinari, ecc.. L’ultima iniziativa in ordine di tempo riguarda il caso dei Marò: essere riuscito, insieme al consigliere Paky Memoli, a far arrivare in città il padre di Salvatore Girone e concentrare l’attenzione dell’opinione pubblica su Salerno è stata davvero una grande soddisfazione. Tutto questo per quanto riguarda il Comune. A Palazzo Sant’Agostino pure sono riuscito ad ottenere molti risultati come la nascita della commissione sulla “Terra dei Fuochi”, che ho l’onore di presiede per volontà degli altri consiglieri. Numerosi i miei interventi sul Cstp, sulla strade provinciali, sull’edilizia scolastica ecc..”

Ma ora, con la fine di Fli, qual è il suo futuro politico?

“Sto vivendo questo momento con assoluta serenità. Continuerò ad esercitare il mestiere di avvocato e a svolgere al meglio il ruolo di consigliere comunale e provinciale cercando di far sentire la voce del popolo salernitano all’interno delle istituzioni. Ma una cosa è certa”

Dica consigliere

“Credo che a Salerno nessuno è di destra più di me”

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