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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Giffoni Sei Casali

Intervista a Gerardo Marotta: "Ecco come ho cambiato Giffoni. Alle elezioni? Voto Munno"

Nella settimana di Pasqua abbiamo incontrato il primo cittadino di Giffoni Sei Casali che, con Salernotoday, traccia un bilancio sull'attività della sua amministrazione e prende posizione in vista delle elezioni comunali del prossimo 11 giugno

A distanza di dieci anni dalla prima elezione (2007) e  di cinque dall’inizio del secondo mandato (2012), entrambe avvenute con un consenso bulgaro (57.4% e 62.89%), tra circa due mesi tornerà ad essere un cittadino come gli altri. Già, perché terminate le due consiliature è impossibilitato, per legge, a ricandidarsi alla guida del suo Comune. Ora, però, la speranza è che il lavoro da lui iniziato possa continuare con il suo “erede” politico Francesco Munno, che sosterrà con forza alle elezioni amministrative del prossimo 11 giugno. Stiamo parlando di Gerardo Marotta, sindaco di Giffoni Sei Casali, che questa settimana abbiamo incontrato nel corso del nostro tour per conoscere i primi cittadini della provincia di Salerno. Il nome della comunità dei Picentini fa riferimento alla struttura della municipalità di Giffoni che consisteva alle origini di sei frazioni: Capitignano, Malche, Prepezzano, Capocasale, Sieti Alto e Sieti Basso. Attualmente residuano i quattro casali di Capitignano, Malche, Prepezzano e Sieti, che tuttavia, pur restando distinti storicamente, vengono considerati alla stregua di quartieri di un unico centro abitato denominato appunto Giffoni Sei Casali.

Torniamo al 2007, precisamente al giorno del suo insediamento al Municipio. Quali problematiche ha dovuto subito affrontare?

“Prima di tutto io ero vice sindaco uscente. Quindi avevo alle spalle un po’ di esperienza all’interno della Giunta e avevo iniziato a conoscere nei dettagli la macchina comunale. Ovviamente, come per altri comuni, abbiamo dovuto fare fronte ai tagli che, anno dopo anno, sono aumentati da parte dello Stato: soltanto negli ultimi cinque, dal 2012 ad oggi, il nostro Comune ha visto ridursi del 50% i finanziamenti statali. Poi abbiamo dovuto fare i conti con l’impossibilità di assumere nuovo personale: ancora oggi lavorano con noi 15 dipendenti, quando dovremmo averne 37 per il numero di abitanti e i parametri che caratterizzano la nostra comunità. Insomma, affrontiamo quotidianamente una situazione non facile da gestire. Ma, nonostante ciò, abbiamo lavorato (e continuiamo a farlo) mettendoci al servizio dei cittadini. Ringrazio i miei assessori, i consiglieri comunali e tutti i dipendenti per lo sforzo enorme che, tutti insieme, continuiamo a mettere in campo per garantire accoglienza e servizi ai nostri concittadini”

Insomma, nonostante tutti i problemi, è soddisfatto del lavoro svolto?

“Assolutamente sì. Durante entrambe le consiliature la porta del Comune è stata sempre aperta a tutti: tuttora non ci sono orari di ricevimento. Abbiamo sempre accolto e ascoltato chiunque avesse qualcosa da sottoporci. E quando siamo stati in grado di risolvere un disagio o un problema lo abbiamo fatto senza tentennamenti”.

Di cosa è più orgoglioso?

“Nonostante i tagli e i sacrifici siamo riusciti a garantire i contributi agli indigenti, il banco alimentare, il trasporto scolastico gratuito ai nostri bambini, il corso di nuoto invernale e la colonia estiva per gli anziani anche se, a causa proprio della crisi, negli ultimi due anni c’è stato un calo di presenze. E, poi, ci sono le tasse”

Qual è il livello della pressione fiscale?

“E’ uno dei più bassi del Sud Italia. Basti pensare che le attività commerciali pagano la metà della Tari rispetto ai comuni limitrofi e al capoluogo”

Sindaco, rispetto a qualche anno fa la sua cittadina è molto cambiata dal punto di vista urbano. Penso sia visibile a tutti. Quanti cantieri avete aperto?

“Molti. E senza indebitare il Comune, ma utilizzando fondi regionali ed europei per circa 7 milioni di euro. Abbiamo, ad esempio, completato la caserma dei carabinieri, che volevano accorpare con quella di Giffoni Valle Piana ma, grazie al nostro intervento, siamo riusciti ad evitarlo; abbiamo riqualificato i parchi giochi, lo stadio “Gregorio Giannattasio” con un mano erboso di ultima generazione che, molto spesso, viene utilizzato per gli allenamenti dai calciatori della Salernitana; abbiamo ripristinato strade, fogne e pubblica illuminazione nelle zone rurali; abbiamo ristrutturato alcune aree dei centri storici di Capitignano e Prepezzano insieme alla piazza antistante il Municipio; abbiamo efficientato gli edifici scolastici con il cosiddetto “cappotto termico” (pannelli fotovoltaici, infissi termici ecc..) per un considerevole risparmio energetico; abbiamo inaugurato la nuova rotatoria a Malche con un parcheggio adiacente; abbiamo anche ripristinato l’asfalto in via Vignola; a Sieti, invece, abbiamo realizzato la “Casa del Gusto” con un parcheggio e un campo di calcetto. E, infine, abbiamo trovato anche i fondi per ristrutturare la Casa Comunale e grazie ad un contratto con un privato è stato realizzato un centro commerciale con due piazze adiacenti”.

Nonostante si tratti di un piccolo comune, le attività commerciale non mancano. Da cosa dipende?

“Dal grande lavoro dei nostri commercianti. In particolare, me lo lasci dire, dei ristoratori, molti dei quali sono giovani che hanno deciso di investire nel loro territorio promuovendo nelle loro cucine i prodotti della nostra terra: la nocciola, la castagna e l’olio Dop. Sono prodotti davvero unici e che si possono assaggiare solo dalle nostre parti”

E’ vero che, negli ultimi anni, si è registrato un aumento dei residenti?

“C’è stata una fase in cui il numero è incrementato. Poi, purtroppo, abbiamo avuto un calo causato principalmente dalla crisi edilizia che ha spinto diverse famiglie a ritornare a Salerno. Restiamo, comunque, un comune con tasse base, tranquillo, sicuro e moderno”

All’orizzonte ci sono le elezioni amministrative. Lei non si può ricandidare perché ha terminato i due mandati. Chi sosterrà?

“Sicuramente Francesco Munno, attuale consigliere comunale di maggioranza. E’ una persona affidabile, stimata, seria che può rappresentare la continuità del lavoro svolto in questi anni. Franco è, come il sottoscritto, aperto al dialogo e alle idee inclusive e ha già dimostrato grandi capacità amministrative”.

Buona Pasqua sindaco

Anche a lei, alla sua redazione e a tutti i suoi lettori

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