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Malaffare, l'appello di Amatruda: "A Salerno si sveglino le coscienze"

Il giovane candidato sindaco del centrodestra: "Ci sono simboli del Mezzogiorno che non diventano patrimonio della nostra città. È il segno evidente della crisi 'culturale' di Salerno. Si nascondo i problemi per non risolverli"

"A Salerno devono svegliarsi le coscienze. Vale sulle vicende ambientali e sulla vicenda criminalità". Lo dichiara il candidato sindaco del centrodestra di Gaetano Amatruda che, questa mattina, ha partecipato alla cerimonia di intitolazione dell’aula del consiglio regionale a Giancarlo Siani, il giornalista coraggioso ucciso dalla criminalità organizzata e – secondo Amatruda anche “dalla indifferenza di chi ha l'abitudine di ignorare i problemi. Il 19 marzo, l'anniversario della morte di Don Giuseppe Diana. Dei simboli - aggiunge - che devono essere di tutti e che ci devono ricordare che a Salerno la voce contro la criminalità organizzata, contro il malaffare, contro le commistioni fra politica e ambienti torbidi è  ancora troppo flebile. Ci sono simboli del Mezzogiorno che non diventano patrimonio della nostra città. È il segno evidente della crisi 'culturale' di Salerno. Si nascondo i problemi per non risolverli". 

Per l’allievo dell’ex sindaco Giordano "bisogna avere il coraggio di denunciare perché se si denuncia - conclude Amatruda - si aprono spazi per le forze sane, se si accendono i riflettori e si creano opportunità vere per tutti". 
 

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