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Salerno, Matteo Renzi incontra Vincenzo De Luca

Il sindaco di Firenze, in città per la presentazione del suo libro "Stil Novo", ha espresso posizioni molto divergenti, così come il sindaco di Salerno, rispetto alla dirigenza nazionale del Pd

Matteo Renzi e Vincenzo De Luca a palazzo di città per la presentazione del libro "Stil Novo" scritto dal primo cittadino di Firenze. I due sindaci, noti per le loro posizioni divergenti rispetto alla dirigenza nazionale del Pd, si sono espressi proprio a proposito del partito e delle istituzioni. "Le province vanno eliminate come pure bisogna modificare il patto di stabilità" ha dichiarato Vincenzo De Luca, che ha ovviamente attaccato i dirigenti nazionali del partito: "Vedo - ha detto - una profonda divaricazione tra le urgenze di chi opera direttamente sul territorio ed i gruppi dirigenti nazionali. Abbiamo bisogno di rotture - ha concluso - abbiamo un gruppo dirigente autoreferenziale".

Sulla stessa scia il primo cittadino fiorentino Matteo Renzi, che ha inoltre commentato la possibilità di andare al voto ad ottobre, espressa tra gli altri dal democratico Stefano Fassina: "Sono quasi sempre in disaccordo con Fassina. Questa è una in più". Il sindaco di Firenze ha quindi ribadito che il suo "obiettivo non è quello di cambiare il Pd, ma di cambiare il Paese". Renzi ha parlato anche del meccanismo delle primarie: "Le primarie non c'é bisogno di chiederle, fanno parte delle regole del gioco del Pd. E' naturale quindi che il partito democratico per scegliere il proprio leader, i propri candidati, i propri parlamentari, deve fare le primarie. Non sarà la direzione nazionale del Pd il luogo deputato a decidere le primarie - ha sottolineato Renzi - ma sarà l'assemblea nazionale del partito. In direzione nazionale andremo ad ascoltare ciò che ha da dire Bersani. Credo - ha aggiunto - che Bersani sia il primo a sapere che deve fare le primarie ed abbia voglia di farle. Sono molto convinto - ha concluso - che Bersani abbia desiderio profondo di fare le primarie".

Sulla scelta dei candidati del partito democratico si è invece così espresso il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca: "Chiederemo alla segreteria nazionale del Pd che il 95 per cento dei candidati al Parlamento si decidano sui territori e non a Roma. Se qualcuno si permetterà di paracadutare candidati da Roma, non decisi dai territori - ha affermato De Luca - io sarò tra quelli che voteranno contro".

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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