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Navigator, De Luca replica a Di Maio: "Vengano assunti a tempo indeterminato"

Il governatore campano si è opposto all’arrivo di 471 navigator per il reddito di cittadinanza, risultati già idonei al concorso e destinati al supporto dei centri per l’impiego campani

Dopo il duro attacco del vice premier Luigi Di Maio, non si fa attendere la replica del governatore della Campania Vincenzo De Luca che nei giorni scorsi si è opposto all’arrivo di 471 navigator per il reddito di cittadinanza, risultati già idonei al concorso e destinati al supporto dei centri per l’impiego campani.

La polemica

L’ex sindaco di Salerno spiega le ragioni di questa sua decisione: “Per anni si è contestato agli amministratori del Sud la propensione alla clientela. Oggi la Campania dimostra che si volta pagina- Questo è l’altro Sud che nasce. La Campania ha varato un corso-concorso assolutamente corretto, gestito dal Formez, per dare un lavoro stabile a 3.000 giovani dopo un anno di formazione. La Regione intende rafforzare i Centri per l’Impiego, che stanno facendo un lavoro straordinario. Anche in questo caso, con procedure concorsuali assolutamente trasparenti”. Poi entra nel merito della querelle: “La Regione è del tutto contraria a creare nuove aree di precariato (abbiamo ancora 3.700 L.S.U. precari, per i quali scadono i finanziamenti nazionali il 31 ottobre, sempre che il Governo dia certezze). Il Governo nazionale ha approvato il “Decreto Dignità” per eliminare il lavoro precario, e poi propone contratti Co.Co.Pro che sono l’emblema della precarizzazione del lavoro. Fra l’altro dal 1° luglio, la pubblica amministrazione non può sottoscrivere contrattiCo.Co.Pro. Proponiamo – rilancia De Luca - che i “Navigator” selezionati siano assunti a tempo indeterminato dall’Anpal, che ha gestito la selezione in piena autonomia e ha il dovere di stabilizzare i precari che già lavorano in Anpal, e di stabilizzare dopo un periodo formativo, anche i “Navigator”. Dica il Governo se intende procedere alla stabilizzazione”.

Infine chiede che “si cancelli il vergognoso art.3 dell’accordo quadro nazionale, che legittima, incredibilmente, il doppio lavoro” e che “si consenta a quanti partecipano al corso-concorso della Regione, di poter accedere anche a un lavoro stabile nei Centri per l’Impiego”. “Su questa base, la Regione Campania – conclude il governatore - è pronta a un incontro presso il ministero del Lavoro per definire tutto, e sottoscrivere tutti gli accordi possibili”

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