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Roberto De Luca nominato assessore, l'ira dell'opposizione

Amatruda: "A Salerno il regime iracheno, una favola la città europea. Vincenzo De Luca è come Saddam Hussein con i suoi Udayy e Quasayy". Sul piede di guerra anche Celano e Santoro

Come era prevedibile, la nomina in Giunta del secondogenito del Governatore della Campania, Roberto De Luca, non è passata inosservata. In particolare, Roberto Celano, in una nota ha scritto: "Nel formulare i miei auguri di un proficuo lavoro per la città all'esecutivo cittadino, non posso sottacere alcune considerazioni. La nuova giunta risponde alle vecchie logiche del sistema di potere. Poche novità e con la nomina del figlio di De Luca si da forma al sistema di potere, si confermano i sospetti della campagna elettorale. Il rinnovamento non è inserire un 'famiglio' in giunta, non è premiare un non eletto. Scenari davvero inquietanti. E nessuno si stupisce se in questo contesto si apprende della nomina del presidente del Consiglio comunale non dalla assise cittadina ma dai social.  Un mercato dei posti davvero deprimente", ha concluso l'ex consigliere comunale, candidato a sindaco nelle ultime amministrative salernitane. "A Salerno il regime iracheno, una favola la città europea. Vincenzo De Luca è come Saddam Hussein con i suoi Udayy e Quasayy. Era previsto. Saddam nomino' un figlio a capo della comunicazione e del comitato Olimpico e l'altro al capo dei servizi segreti e delle guardie repubblicane. De Luca fa nominare il figlio Roberto assessore al bilancio", incalza Gaetano Amatruda, vice segretario provinciale di Forza Italia sulla nuova giunta del Comune di Salerno. "Roberto, che ha il solo merito politico di essere figlio del Capo, arriva al comune senza passare per le elezioni. Tutto legittimo ma è la persecuzione del sistema di potere. In linea con la tradizione familiare si avvia ad essere - aggiunge Amatruda - per una vita uno stipendiato dalla politica. Io sto con la Salerno libera e che non vorrà mai smettere di parlare, con i tanti giovani che fanno sacrifici ogni giorno per arrivare a raggiungere risultati. E gli auguri allora li faccio alla Salerno che fa sacrifici, alle donne ed ai giovani, senza padrini (piccoli padri) , che si impegnano con le loro forze ogni giorno", conclude.

A pronunciarsi sulla nomina, anche Dante Santoro, sfidante di Enzo Napoli e prossimo ad entrare in Consiglio comunale: "Meritocrazia? No, subalternità. È questo  il criterio che determina le scelte nella città di Salerno. Una convinzione rafforzata dalla nomina di Roberto De Luca ad assessore comunale con deleghe cruciali per la vita amministrativa della città, ovvero quelle al bilancio e allo sviluppo. De Luca jr che non ha preso parte alle elezioni della settimana scorsa. L' assessorato più importante, bilancio e sviluppo, viene attribuito per il merito di essere figlio di Vincenzo De Luca ad honorem a Roberto - sottolinea -Unico a non essersi neanche dovuto abbassare al livello degli altri per chiedere il consenso della gente. La nostra città sta morendo con i giovani che emigrano in massa anche a causa di un metodo di selezione squallido basato sulla subalternità e non sul merito. Una delle mie battaglie sarà per una Salerno meritocratica. Non mi rassegnerò mai all'idea di vivere in una città dove le spade stanno appese e i foderi a combattere", chiude Santoro.
 

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