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Pd, Orfini attacca De Luca: "E' franato il modello campano"

Il presidente nazionale del Partito Democratico ha partecipato, ieri sera, all'assemblea degli iscritti nel comune di Scafati. Presenti i vertici locali e l'ex deputato Tino Iannuzzi

"Lo ripeto a tutti: è franato un modello, anche per fortuna, che vedeva nel Mezzogiorno un’organizzazione basata solo su tessere e preferenze”. E’ una stoccata chiara e netta quella che, ieri sera, il presidente nazionale del Pd Matteo Orfini ha lanciato da Scafati, dove ha partecipato all’assemblea degli iscritti. Nel suo mirino, quindi, è finito anche il “modello campano” che fa riferimento al governatore Enzo De Luca che, nonostante il suo forte radicamento territoriale, è uscito sconfitto dalle elezioni politiche del 4 marzo perché travolto dall’onda del Movimento Cinque Stelle.

La polemica

Orfini non lo cita mai esplicitamente ma quando parla di “modello del Sud” il riferimento è rivolto inevitabilmente anche a De Luca che, proprio qualche giorno fa, durante la direzione del Pd, non ha fatto nessun mea culpa bensì ha attaccato i vertici romani del partito. “Dobbiamo rifondare il Pd e lo faremo dall’opposizione. Se i nostri elettori hanno votato Grillo, non dobbiamo corrergli dietro cercando l’accordo con il M5S. Farlo significherebbe smettere di combattere. Dobbiamo capire dove abbiamo sbagliato e andarli a riconquistare” ha spiegato Orfini. E ancora: “Le scorciatoie non funzionano. Questa è una stagione complicata. Se ci sono cose buone le valuteremo, ma il nostro percorso è un altro”.

Il presidente del Pd è entrato subito nel merito della crisi politica: “Il dato del Sud può essere quello del Pd di domani se non affrontiamo veramente la crisi. Il comportamento dei dirigenti campani del partito è preoccupante: lunedì in direzione c’è chi alzava il ditino (De Luca, ndr), c’è chi ancora pensa alle contrapposizioni, gli uni contro gli altri. Questo significa che non c’è consapevolezza di quello che è successo e della gravità della situazione. Non va bene regolare i conti tra di noi, altrimenti ci estinguiamo e spero che nessuno voglia farlo. Il centrosinistra – ha detto ancora Orfini – è al minimo storico. Non è un fatto solo italiano, la sinistra europea è in crisi. C’è stata forte una frattura sociale. Da una larga parte di popolazione siamo stati considerati il partito dell’establishment, e forse perché davvero in alcuni casi lo siamo stati”.

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