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Pagani, è scontro sulla strada intitolata ad Antonio Esposito Ferraioli

Gambino critica l'associazione Libera e i familiari della vittima della camorra che, nel corso dell'anteprima del cortometraggio "Tonino", non hanno ricordato l'intitolazione della strada voluta, all'epoca, proprio dal nuovo sindaco

Esplode la polemica a Pagani sulla intitolazione di una strada ad Antonio Esposito Ferraioli, il sindacalista paganese ucciso il 29 agosto del 1978 dalla camorra. Tutto nasce da una dichiarazione del nuovo sindaco Alberco Gambino che, a margine del primo consiglio comunale, si è riferito all’anteprima del cortometraggio “Tonino”, realizzato in ricordo del sindacalista, durante la quale non è stato citato quale promotore dell’intitolazione della strada al ventisettenne.  

Il sindaco

Nel mirino di Gambino finiscono l’associazione Libera e i familiari dello Ferraioli: “Io ho infinita ammirazione per persone come Tonino Esposito Ferraioli, che si è sacrificato per combattere la camorra – ha affermato il primo cittadino – Durante la presentazione del bel corto realizzato a Pagani, sono stato mortificato da persone di cui non ho stima, perché stipendiati da questa associazione per parlare di camorra anche quando non c’è, che hanno non hanno ricordato la strada da me intitolata. Visto che nemmeno la famiglia Esposito Ferraioli ha detto una parola, se dà fastidio che un sindaco di centro destra intitoli una strada ad una vittima della camorra, inviterò il consiglio comunale a far tornare quella strada il nome di via Filettine”.

Le repliche

Parole inaspettate che hanno generato l’indignazione di tanti, in primis della famiglia Esposito Ferraioli. “Il primo atto del nuovo sindaco di Pagani è stato togliere il nome di mio fratello Tonino dalla strada a lui intitolata – scrive su Facebook Chiara Esposito Ferraioli - Bella iniziativa signor Gambino! Al di là delle chiacchiere, ha dimostrato da che parte della legalità sta. Dopo questa iniziativa penso che lei non sia nemmeno degno di pronunciare il nome di mio fratello”. E sempre tramite i social arriva la replica dell’associazione “Libera”. “Ci indignano profondamente le parole pronunciate ieri in consiglio comunale dal neo sindaco di Pagani, che ha minacciato di revocare l'intitolazione della strada cittadina alla memoria di Antonio Esposito Ferraioli. Abbracciamo la famiglia Esposito Ferraioli e in particolare il fratello di Tonino, Mario, per il vile oltraggio subito. A loro diciamo che la memoria del proprio caro è ormai patrimonio collettivo, bene comune dei paganesi. Nessuno, nemmeno un sindaco, può offenderla e svilirla. E non sarà certo una targa in più o in meno a fare la differenza. Al primo cittadino diciamo che, se vuole, può anche procedere: per ogni intitolazione revocata ci saranno migliaia di giovani che ricorderanno Tonino. La memoria è un miracolo collettivo che nessuno può fermare”.

La difesa

Si schiera con Gambino, invece, il vice sindaco Anna Rosa Sessa: “Il sindaco di Pagani ha ricordato che, alla recente manifestazione in memoria di Tonino Esposito Ferraioli, mafiologi di professione hanno sostenuto che nulla era stato fatto dalle amministrazioni comunali di Pagani se non una lapide sul luogo dell’assassinio. Invece il Sindaco Gambino ha intitolato una strada di Pagani ( ex via Filettine) all’uomo che ha combattuto contro la camorra (come ha espressamente definito Tonino Esposito Ferraioli in Consiglio Comunale). Rispetto a tali fatti oggettivi in quella manifestazione, e nei giorni successivi, la famiglia di Tonino non ha mai sentito la necessità di chiarire e correggere le dichiarazioni errate dei mafiologi di professione. Quindi, ha detto il Sindaco, se il silenzio serbato dalla famiglia significa che l’intitolazione di una strada non ha significato ne valore, ce lo dicano e noi eliminiamo quest’intitolazione che crea imbarazzo alla famiglia.

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