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Sabato, 20 Aprile 2024
Politica Pontecagnano Faiano

Pontecagnano, intervista a Sica: "Al Comune? Nessun cambiamento. Ecco cosa farò"

L'ex sindaco e neo consigliere comunale della Lega fa chiarezza sulle dimissioni di Vivone e sul suo ritorno tra i banchi dell'assise municipale. Molto critico il giudizio sulla Giunta Lanzara e sul passaggio di Giglio con la maggioranza

L’ex sindaco di Pontecagnano Faiano Ernesto Sica (Lega) è tornato a sedersi tra i banchi del consiglio comunale. E, a pochi giorni dal suo ritorno all’interno di Palazzo di Città, si è ripreso la scena pungolando la nuova amministrazione a guida Lanzara e criticando la scelta di Arturo Giglio di cambiare partito a distanza di cinque mesi dalle elezioni. Parole, le sue, rispedite al mittente dai diretti interessati. Ma che tipo di opposizione metterà in campo? Lo abbiamo intervistato per saperne di più.

Sica, grazie alle dimissioni del consigliere Mario Vivone, lei è entrato in consiglio comunale a Pontecagnano Faiano. In tanti, soprattutto tra i sostenitori dell’attuale maggioranza, ci vedono qualcosa di sospetto in questa “staffetta”. Facciamo chiarezza.

“E’ tutto molto chiaro. Una serie di impegni personali non consentivano più all’amico Mario Vivone di dedicarsi appieno all’attività politico-istituzionale nelle sedi deputate. Da qui la decisione delle dimissioni. Un gesto che reputo di grande responsabilità e maturità. In ogni caso, ha prevalso il gioco di squadra nel nostro partito e ne sono davvero orgoglioso”.

Nel corso della sua prima partecipazione all’assise municipale, ha parlato di “compravendita politica” rispetto al passaggio di Giglio (ex Fi) alla coalizione di centrosinistra. Non crede di avere esagerato?

“Di esagerato c’è solo la scelta di chi, a pochi mesi dall’insediamento della nuova amministrazione, passa improvvisamente da Forza Italia al Partito Socialista, dalla minoranza alla maggioranza. Ci sarebbe davvero tanto, ma tanto da dire su un atto che ho subito definito di compravendita politica per ovvie ragioni. Una decisione del genere deve far riflettere. Rappresenta l’anno zero della politica, la indebolisce ed è quasi un’offesa al Consiglio comunale e all’elettorato”.

Qual è il suo giudizio sull’amministrazione Lanzara?

“L'inizio non è stato dei migliori. Tanti errori, tantissime spese per le consulenze, lavori bloccati solo perché portano la nostra firma, tanta presunzione, un po' di inesperienza, un bel po' di rancore. E, soprattutto, nessuna traccia del cambiamento promesso. Al momento è questa la verità, ma, per il bene della mia città, spero di essere smentito al più presto perché mi sono sempre augurato che un’amministrazione pubblica possa funzionare in quanto da ciò dipende il benessere di una comunità”.

Su cosa dovrebbe puntare la Giunta?

“Proseguire sulla strada della riqualificazione urbanistica da noi avviata, adottare il nuovo Puc che abbiamo realizzato con una grande compartecipazione della comunità, potenziare le politiche sociali, incrementare la sicurezza e la tutela del territorio, rivoluzionare il sistema di raccolta rifiuti, rafforzare il progetto delle scuole di eccellenza che è stato sempre il nostro fiore all’occhiello”.

 Che tipo di opposizione farà?

“Un’opposizione nell’interesse della comunità. Responsabile, non strumentale, ma durissima quando servirà. Sono pronto a dare il mio contributo di esperienza e idee per favorire la crescita del confronto e, quindi, rappresentare le istanze del territorio e della nostra area politica. Il mio sarà un atteggiamento costruttivo in minoranza, ma intransigente”.

Si vocifera di una sua candidatura alle elezioni provinciali con la Lega. E’ vero che ha dato la sua disponibilità?

“La politica è competizione e io non mi sono mai tirato indietro. Ho aderito alla Lega con la mia storia, la mia cultura e la mia tradizione e voglio dare un forte sostegno alla crescita del partito e alla nascita di una forza unica del centrodestra che sia maggioranza nel nostro Paese. Ho dato la mia disponibilità per i prossimi appuntamenti elettorali e il partito potrà contare su di me nella consapevolezza che il gioco di squadra è sempre vincente”.

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