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Sconfitta di Renzi, il post FB dell'ex consigliere Bernabò diventa virale

Bernabò: "Si può perdere anche per questo, caro Matteo, al di là o meno della qualità della riforma che proponevi, per quel senso di fiducia e di abbandono che è venuto meno a quei tanti Luigi, dimenticati"

Ha avuto innumerevoli like e condivisioni, il sentito post pubblicato su Facebook, dall'ex consigliere comunale di Salerno, Ginetto Bernabò. Renziano della prima ora, Bernabò ha espresso delle riflessioni sul risultato del referendum, suscitando interesse sia tra gli oppositori che tra i sostenitori del Premier che sta per rassegnare le sue dimissioni. Di seguito, il testo del lungo post del consigliere che si è concesso uno sfogo sull'aver pagato sulla sua pelle a caro prezzo, il sostegno e la fiducia in Renzi.

Caro Matteo, ti scrivo,
Io sono quello seduto in prima fila che si volta per verificare se la sala fosse piena in occasione del tuo intervento a Salerno presso il Grand’Hotel, era il 14 ottobre 2012, non lo dimenticherò mai, per l'emozione, l'atmosfera, l'aria di cambiamento che si respirava.
In quel periodo ero un fresco Consigliere Comunale di Salerno eletto nelle file dei Progressisti, iscritto al PD fin dalla nascita del Partito, con una gran passione per la politica.
Avevo creduto in te, ma quanto mi è costato quell’impegno, quella scelta, convinto, verso il tuo progetto, la tua idea di politica moderna, la rottamazione dei vecchi schemi e non soltanto degli schemi, era l’occasione ghiotta per riavvicinare la gente alla politica.
Pensa, il giorno prima della tuo arrivo a Salerno, fui telefonato da una persona, oggi Sindaco, che mi invitò, per la verità con garbo, per quella domenica di ottobre ad andare al mare piuttosto che all’incontro di Matteo Renzi al Grand’Hotel, queste erano le direttive.
Ricordo che risposi, con altrettanto garbo, che sebbene il tempo fosse buono, mi sembrava un azzardo andare al mare ad ottobre…!!!
Non dimentico che quando entrasti, nella hall dell’albergo, eri stato a Messa al Sacro Cuore, mi chiedesti: “ti ha detto niente il tuo Sindaco che stai qua?”, (allora Sindaco di Salerno era Vincenzo De Luca), io risposi: “veramente non mi ha detto niente”, ma la verità sta nel fatto che avrei pagato caro, successivamente, quella scelta, unica persona di Salerno città con un ruolo politico-amministrativo a non seguire le indicazioni, ero diventato inaffidabile, sebbene leale.
Quando andasti via, con il tuo camper, con il quale giravi l’Italia lanciando messaggi che facevano ben sperare in un futuro migliore per il nostro Paese, provasti a chiamarmi per ringraziarmi, per sottolineare il coraggio di una scelta, in una città dove sarebbe stato difficile e rischioso scegliere diversamente dalle indicazioni e poi….. ???
Caro Matteo, i figli di quella stagione, che è stata la stagione del coraggio per una scelta, quando diventare renziano era difficile, complicato, rischioso, soprattutto per chi era già esposto politicamente, ebbene quei figli, non li hai salvaguardati, protetti, difesi.
Un bel po’ di noi, figli di quella stagione, i cosiddetti renziani della prima ora, nel mio territorio sono stati spazzati via, annientati o messi in disparte, in alcuni casi, come il mio, dimenticati, senza che tu muovessi un dito per evitarlo.
Si può perdere anche per questo, caro Matteo, al di là o meno della qualità della riforma che proponevi, per quel senso di fiducia e di abbandono che è venuto meno a quei tanti Luigi, dimenticati, che hanno avuto il CORAGGIO” di credere in te.
Cordialmente
Luigi Bernabò

 

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