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Referendum, De Luca: "Ribadisco gratitudine a Renzi, parole su Agnese strumentalizzate"

Il governatore della Campania precisa le sue parole sulla moglie del premier dimissionario: "E' venuta fuori, puntuale come il destino, una campagna di confusione e di aggressione mediatica costruita sul nulla"

Dopo le sue dichiarazioni sulla moglie del premier Matteo Renzi, che hanno avuto nelle ultime ore un eco nazionale, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ci tiene a chiarire il suo pensiero: “Come ampiamente prevedibile, oltre a fenomeni di ordinario opportunismo e di posizionamento correntizio, è venuta fuori, puntuale come il destino, una campagna di confusione e di aggressione mediatica costruita sul nulla. Perfino una mia espressione di stima e di ammirazione per la signora Agnese, e per la sua immagine di sobrietà, di eleganza e di umanità, è stata volgarmente strumentalizzata” denuncia il governatore, che aggiunge: “Ribadisco la mia vicinanza umana a Renzi e il mio pieno sostegno in questo momento difficile. Un sostegno tanto più convinto, di fronte a decisioni assunte da lui e dal suo governo a sostegno della Campania”.

Poi l’ex sindaco di Salerno la sua vicinanza politica al premier dimissionario: “Ho detto, e riconfermo, che dobbiamo gratitudine a un premier che, come nessuno mai, ha avuto sensibilità per aiutarci ad affrontare le tante drammatiche emergenze del nostro territorio. Credo che dobbiamo combattere con determinazione, nella fase che si apre anche per il Pd, l’antica e irresponsabile abitudine del tiro a bersaglio sul segretario. Avremo bisogno di rigore, di serietà, di spirito unitario per affrontare problemi che riguardano il futuro del Pd e anche – ad esso intrecciato – il futuro della democrazia nel nostro Paese. Oggi, di fronte a un risultato referendario di portata enorme è nostro dovere riflettere in modo rigoroso, e non consolatorio, sulle ragioni profonde che hanno spinto la maggioranza degli italiani verso il No. E’ nostro dovere farlo, con spirito di libertà e di autonomia intellettuale, per riprendere il nostro cammino e recuperare, come è del tutto possibile, i consensi perduti, un rapporto di sintonia con il Paese, e un comune sentire con le giovani generazioni. Buon lavoro a Matteo e a tutti noi” conclude De Luca.  

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