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Referendum, Amatruda sfida De Luca Jr: "Confrontiamoci davanti alla città"

Il vice segretario provinciale di Forza Italia ha inviato una lettera al figlio del governatore della Campania, da tempo attivo in Campania sul fronte del "Sì", ad un dibattito pubblico in vista della consultazione elettorale sulle riforme

Gaetano Amatruda sfida Piero De Luca. In una lettera inviata al primogenito del governatore della Campania – che è anche il coordinatore scientifico del comitato “Ragione Pubblica – Campania” per il Sì -  il vice segretario provinciale di Forza Italia lo invita a partecipare ad un confronto sul referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. “Sarebbe opportuno, in occasione della campagna referendaria, organizzare dei confronti fra le posizioni del Si e quelle del No. Sarebbe opportuno e sarebbe un bel gesto da parte tua – scrive Amatruda a De Luca Jr - dare il via libera. Siete poco allenati alla democrazia ma - provoca - io sono un inguaribile ottimista”. 

Il giovane socialista da carta bianca al suo avversario: “Si potrebbe fare nelle forme e nei modi che riterrai. Nella sede del vostro comitato, ospitati da qualche direttore di testata che potrebbe avere la cortesia di organizzare. In una Tv. Io sono pronto e mi farebbe enormemente piacere. Molti giovani di Forza Italia, tanti dirigenti più autorevoli del sottoscritto, sarebbero disponibili a lavorare su questo metodo. Tocca a te accettare”. Poi spiega le ragioni che lo hanno spinto a rivolgersi proprio al figlio di Vincenzo De Luca: “Mi rivolgo a te per tanti motivi. Perché ci conosciamo da anni e perché, al netto dello scontro dialettico, ci siamo sempre rispettati. Eppure io resto un profondo e convinto contestatore della stagione deluchiana. Mi rivolgono a te perché guidi, nei fatti, i Comitati in Campania, sei (al momento per scelta dinastica) un simbolo a Salerno. Sarebbe un bel segnale al Partito Democratico, se parti Te ti seguiranno gli altri dirigenti. Non puoi negare, infatti, che i dirigenti ed i parlamentari del Pd campano, con rare eccezioni, hanno ormai consegnato la loro autonomia agli scaffali. Nessuno si sbilancia se non parte, da casa De Luca, un segnale. È innegabile, è così. E non è un bene in democrazia”. 

Non solo. L’esponente berlusconiano ha scelto Piero De Luca perché – scrive ancora nella missiva – “la nostra generazione ha poi un dovere in più. La Carta Costituzionale, e si possono avere idee diverse, si cambia con il contributo di tutti. Non è avvenuto. Possiamo recuperare almeno in parte. La nostra generazione ha il compito di favorire un dibattito serio, costruttivo e civile sulle regole del gioco. Possiamo avere idee diverse ma su questi temi il confronto aiuta e costruisce civiltà”. E perché “accettando potrai dare una lezione a tanti scettici. Io fra questi. Vincenzo De Luca ha avuto meriti e demeriti, per quanto mi riguarda gli ultimi sono di gran lunga maggiori dei primi, ed ha purtroppo inaugurato la stagione dell'insulto, della rissa rispetto alla analisi dei temi. È complicato trovare, scorrendo fra i fatti della storia salernitana, Vincenzo De Luca ad un tavola rotonda con suoi avversari, ad un dibattito dove si confrontano idee diverse. Per me un errore imperdonabile.Tu puoi invertire la tendenza. Avvia il confronto - sottolinea Amatruda - con chi ha idee diverse. Senza paure. Hai truppe cammellate (qualcuno ci crede, altri sono tifosi, tanti in cerca di prebende), una vera formazione giuridica, una ottima capacità dialettica. Non rischi brutte figure. Ed allora puoi dare un esempio, dici Si su questo. Costruiremo una bella pagina a Salerno, darai il segnale al Pd campano. Si avvierebbe la stagione del confronto sui temi per archiviare la pratica della  delegittimazione e delle invettive.Il confronto non è tema da sovversivi rivoluzionari, è il metodo di ha cultura di governo e formazione riformista. Io ci credo” conclude Amatruda.  

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