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Regione, Caldoro sulla questione ineleggibilità: "In perfetta sintonia con l'opinione pubblica"

"Nessuna azione contro i sindaci, nessuno scandalo”, ha poi puntualizzato dopo l'approvazione del maxiemendamento collegato alla Legge di Stabilità 2014

"Siamo in piena sintonia con l’opinione pubblica che non ci siano due poltrone: non bisogna aspettare di essere eletti per decidere, quando si ha certezza dei candidati scatta l’ineleggibilità”. Lo ha detto il presidente della Regione Stefano Caldoro, dopo l'approvazione  del maxiemendamento collegato alla Legge di Stabilità 2014, in cui sono contenute norme relative all’ineleggibilità di sindaci e consiglieri dei Comuni oltre i 5mila abitanti.

"Nessuna azione contro i sindaci, nessuno scandalo”, ha poi puntualizzato. ”Abbiamo preso il testo unico degli Enti locali, seguendo lo stesso impianto – sottolinea il governatore – In commissione era prevista una norma molto severa e ci è sembrato, in una riflessione fatta insieme, che fosse un po’ forzata con la richiesta di dimissioni sei mesi prima. Quindi il termine è stato ridotto a trenta giorni”.

”Di fronte a questo c’è una scelta del Consiglio Regionale – aggiunge – e lo stesso vale anche per la soglia di sbarramento come prevede l’Italicum. Non è che questo impedisce al Consiglio di lavorare per un disegno organico di modifica della legge elettorale – conclude – Sono segnali che vanno dati per stimolare interventi più organici”.

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