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Decreto 77, il senatore Andria: "La Regione apra un tavolo di confronto"

Scende in campo sulla questione relativa al decreto 77, il senatore Alfonso Andria, impossibilitato a prender parte all'assemblea pubblica: "Subito un confronto"

E' stato impossibilitato a partecipare all'assemblea pubblica dei centri di riabilitazione  tenuta ieri in via Cantarella, perchè impegnato al Senato per il Decreto Ambiente, ma ha seguito con attenzione l'intera questione relativa al decreto 77, il senatore Alfonso Andria. Esprime forte preoccupazione, infatti, il senatore sulla vicenda che ha fatto scattare l'allarme tra i centri di riabilitazione: "Se il decreto 77 della Regione Campania producesse effetti, con particolare riguardo al delicato tema del pagamento delle prestazioni, soltanto il 50% del loro valore sarebbe posto a carico delle Asl, mentre del restante 50% dovranno farsi carico le amministrazioni comunali, con il contributo delle famiglie dei pazienti assistiti, così pregiudicando l’erogazione dei servizi ai cittadini con disabilità. - ha osservato Andria - Sarebbe perciò opportuno che la Regione rivedesse l’impostazione del decreto 77 e che promuovesse tempestivamente un confronto con i sindaci, i responsabili dei centri e le rappresentanze sindacali, puntando ad una soluzione equilibrata ed evitando iniquità ed ingiuste penalizzazioni".

Il senatore, infine, punta i riflettori "sull’aggravio che la soluzione indicata dalla Regione farà ricadere sui familiari che quotidianamente hanno cura di disabili e sulla qualità dei servizi erogati dalle strutture specializzate". Al di là della spesa socio-sanitaria da parte dei Comuni, dunque, il decreto provocherebbe disagi seri alle famiglie in difficoltà, come sottolineato dal senatore.

 

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