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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Matteo Salvini a tutto campo: "Presenteremo una lista alle elezioni regionali"

Il leader della Lega in città annuncia: "Sarà alternativa a Renzi e al renzismo dominante. Proporremo un programma in pochi punti per il Centro e il Sud Italia. Partiremo da Salerno"

Nonostante le contestazioni fuori Palazzo di Città Matteo Salvini ha potuto svolgere, in un gremitissimo Salone dei Marmi, la sua intervista programmata da Panorama d’Italia insieme a Bruno Vespa. Il leader della Lega si è detto subito “emozionato” per l'accoglienza ricevuta a Salerno. “Sono contento, anche emozionato di aver trovato una sala come questa, sono abituato a trovarla a Bergamo, non qui". Inevitabile un commento rispetto alle contestazioni, che hanno preceduto il suo arrivo: “Ci sta anche la contestazione fuori perchè se è civile e non violenta fa parte del gioco. In democrazia ognuno è libero di non essere d'accordo - ha proseguito  - anche se è un po' triste che alla presentazione di un libro c’è chi fa casino in mezzo alla strada invece di occuparsi di problemi ben più importanti".
Poi si è soffermato a parlare di politica ed ha annunciato una novità in vista delle elezioni regionali: “Ci sarà una nostra lista alternativa a Renzi e al renzismo dominante. Come si chiamerà non lo so (Lega dei Popoli o Lista Salvini) non sono un creativo, ma ci saremo perché scommetto sul fatto che al Centro e al Sud c’è  voglia di tornare a correre, di tornare a lavorare e a competere. Proporrò un programma, basato su cinque o sei punti, ma il nome non mi interessa – ha aggiunto Salvini - chi ci sta, sui punti ad esempio dell' immigrazione, sul no alla legge Fornero e sull'uscita dall'euro, fa parte del gruppo. Chiusa la partita delle regionali in Emilia Romagna conto di girare in lungo e in largo partendo dal Sud e non escludo proprio da Salerno".

Sollecitato da Vespa sulla politica nazionale Salvini si è detto convinto che "Renzi vuole andare a votare piu' di ogni altra cosa. Ma la metà dei suoi deputati non vuole andarci perchè non sarebbe rieletta. E' una partita tutta interna al Pd quella che si sta giocando", ha concluso il leader della Lega "e l'Italia ne paga il prezzo". Di qui la stoccata al governo Pd-Ncd: “Da 13 trimestri l'Italia decresce, le varie fomule di Monti, Letta e Renzi non hanno portato a nulla, dal punto di vista dell'economia e del lavoro. La disoccupazione crescerà ancora e si imporrà il ritorno al voto, noi, presenteremo proposte totalmente diverse da quelle sentite finora". Quanto all'attesa del Quirinale, Salvini ha detto che intanto voteranno "nove regioni importantissime, mi rifiuto di pensare che da qui alla prossima primavera la politica italiana continui a scannarsi come oggi senza far nulla". Drastiche anche le parole sulla moneta unica: “La dissoluzione dell'euro è inevitabile". E quanto alla via d'uscita bisogna pensare "a monete dell'area mediterranea, al ritorno alla lira oppure ad altro ancora. Avere una moneta unica con diciotto economie diverse, diciotto regimi fiscali diversi e sistemi pensionistici diversi senza una vera banca comune non ha senso". Secondo il leader della Lega l'euro "ha messo nelle tasche delle nostre imprese pietre che impediscono loro di competere. Prima dell'euro l'Italia era la quinta potenza economica nel mondo ora i paesi che crescono di più sono Gran Bretagna, Ungheria e Polonia e poi tutti gli altri Paesi che sono fuori dall'euro”.

Infine Salvini ha espresso la sua opinione sul futuro del centrodestra italiano: “Il leader non lo sceglieremo nelle stanze di un partito ma lo sceglieranno gli italiani votando un programma. Lo sceglieranno i cittadini nelle piazze, come a Salerno, a Milano, a Trento. Proporremo alcuni punti del programma totalmente alternativi a Renzi, come la rivoluzione fiscale con una unica aliquota fiscale del 15 per cento uguale per tutti, famiglie e imprese, con la abolizione degli studi di settore, col no alla immigrazione di massa, col no alla apertura di nuove moschee e con la difesa della famiglia". Frecciata velenosa contro il leader di Ndc: “Alfano si messo solo da fuori, governando con Renzi e facendo male il ministro dell'Interno e non può far parte quindi del centrodestra".

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