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Secondo mandato del sindaco Torquato: gli interrogativi de "L’altra Nocera Solidale"

Parla Lupi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di SalernoToday

Siamo a metà percorso del secondo mandato del sindaco Manlio Torquato, scelto dai cittadini con oltre il 60% dalle preferenze alle urne. Un successo elettorale che lasciava intendere una forza notevole, per poter svolgere concretamente il programma presentato ai nocerini. Nel 2017 scende in campo così la coalizione definita la “big society” maggioranza civica, moderata, riformista e democratica. Tante le belle parole spese, e scritte. Ma la domanda che ci poniamo ora è, chissà se sono state lette davvero quelle parole, soprattutto da chi occupa gli scranni della maggioranza oggi in amministrazione comunale. Ma non vogliamo rimanere nel qualunquismo, e vi citiamo alcune proposte fatte del libro dei sogni della Big society Torquatiana.

E ci chiediamo: che fine ha fatto il Forum dei giovani? richiamato nelle prime pagine del programma “torquatiano”; a che punto sta la riorganizzazione dei servizi della macchina comunale? Se si è provveduto a formare adeguatamente i dipendenti all’uso delle nuove tecnologie per ottimizzare i servizi agli utenti? perché si possono pure possedere gli strumenti, ma se non si scaricano le PEC la digitalizzazione delle operazioni diventa difficile. Si voleva il contenimento della pressione tributaria e poi si pignorano i conti correnti. Ricordiamo ancora gli annunci nella campagna elettorale, come la ristrutturazione urbanistica di Montevescovado, a parte delibere e documenti di accordo sventolati null’altro si muove più. Come per la promessa di edilizia sociale nell’area ex container di via Napoli. Eppure, nel programma triennale delle opere pubbliche, era previsto nel 2018 l’abbattimento di alcuni stabili di Montevescovado e per il 2019 investimenti per la riqualificazione. Siamo nel 2020 e vediamo poco o niente, di tutto quello che fu inserito in quel documento. L’apertura della Villa Comunale che era prevista da qualche anno e ancora non c'è stata così come non ci sono i gestori dei parchi comunali, già vandalizzati proprio perché senza controllo.

Siamo in attesa di vedere anche la realizzazione delle infrastrutture promesse per la mobilità, come la realizzazione di un nuovo svincolo sull’A3 e il collegamento tra la Statale 18, l’ex strada statale SS26 e l’arrivo delle navette “verdi”. Dopo 7 anni e mezzo ci aspettiamo qualcosa di concreto, non proclami. La delibera delle targhe alterne non è mai entrata in vigore, così come siamo in attesa che partano i lavori per la rete fognaria, appaltati e subappaltati, ma ancora senza data di inizio e fine. In campagna elettorale si proclamava l’importanza dell’incentivare la produzione locale e sviluppare il sistema agricolo locale, eppure nelle zone agricole non sono garantiti neanche i servizi fognari.

Viene da chiedersi quali tutele sanitarie abbia la produzione del cipollotto nocerino, viene da chiedersi, dopo l’incendio che ha interessato Fosso Imperatore, quali garanzie dà il garante della salute cittadina sulla salubrità o meno dei prodotti coltivati in quel comprensorio? Le belle idee si fanno avanti, ma al primo ostacolo vengono dimenticate, messe da parte, e richiuse in un cassetto, e avvolte ironicamente solo pubblicizzate tramite conferenze stampa in sala riunione dell'Ente. Come le cosiddette guardie ambientali, formate e abbandonate. l’idea degli operatori sociali di quartiere: dove sono? A metà mandato, cosa è stato realizzato? Non chiediamo cosa c’è sulla carta, ma tempi certi di attuazione perché il qualunquismo è parlare dei massimi sistemi dimenticando di valutare la fattibilità delle promesse fatte. Infine invito a fare una seria  verifica di maggioranza sul programma elettoral  e non solo per sopperire ad eventuali spaccature.

L’altra Nocera Solidale
Raffale Lupi
Consigliere Comunale

 

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