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Sicignano degli Alburni, il consiglio "salva" la Chiesa da Ici e Imu

L'assise cittadina ha votato all'unanimità una delibera che disimpegna dall'Ici e dall'Imu tutti gli immobili di proprietà della Chiesa presenti sul territorio comunale. Il sindaco Amato: "Non bisogna tassare la solidarietà"

Il consiglio comunale di Sicignano degli Alburni ha deciso di non applicare l'ICI e l'IMU sugli immobili di proprietà della Chiesa Cattolica presenti sul territorio comunale. La decisione è stata approvata all'unanimità nel corso di una assise municipale del comune degli Alburni.

"Potremmo essere il primo comune italiano ad aver adottato tale provvedimento. E mi auguro che altri comuni possano seguire la nostra stessa idea. Quello che non fa lo Stato centrale lo facciamo noi sindaci" ha dichiarato Alfonso Amato, primo cittadino di Sicignano.

Alfonso Amato è al secondo mandato di sindaco di Sicignano degli Alburni, si definisce "indipendente e molto cattolico" e guida una maggioranza di centro sinistra: "Aver ritenuto di sottoporre a tassazione gli immobili di proprietà della Chiesa cattolica, delle altre confessioni religiose e degli istituti religiosi è una scelta assolutamente irrazionale. Tassare gli immobili della Chiesa nei quali la stessa esercita la propria missione, significa tassare la solidarietà".

A Sicignano ci sono undici chiese e diversi immobili (tra gli altri due asili nido e due abitazioni per sacerdoti) ubicati tra il centro cittadino e le sei frazioni rurali e montane. Il comune rientra nella competenza territoriale della diocesi di Teggiano-Policastro.
 

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