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Regione, De Luca sospeso. L'opposizione: "Se viene in consiglio lo denunciamo"

Ancora incerta la presenza del neo governatore alla prima riunione dell'assise di Palazzo Santa Lucia. Centrodestra e grillini: "Grazie a lui c'è il caos istituzionale"

Alla vigilia del primo consiglio regionale dell’era De Luca, aumentano sempre di più le polemiche sulla sospensione del neo governatore della Campania in virtù della Legge Severino. Dopo il via libera arrivato da Renzi e la notifica da parte della Prefettura di Napoli, in tanti ora si chiedono se domani l’ex sindaco di Salerno sarà presente o meno a Palazzo Santa Lucia nonostante la sospensione dall’incarico arrivata nelle ultime ore. Un vero e proprio caos che rischia di provocare problemi anche di carattere amministrativo. Già perché – sostengono il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle – con il provvedimento di sospensione De Luca non potrà nominare la Giunta ma fare solo ricorso al tribunale ordinario come De Magistris. E nel frattempo la Regione resterebbe ancora senza una guida, nonostante sia già passato un mese dalle elezioni regionali.

Per questo dall’opposizione annunciano battaglia.“Tutto inizia con una grande bugia, una grande menzogna. De Luca aveva detto che a lui non si sarebbe applicata la legge Severino, la verità è un’altra. Una menzogna verso i cittadini e quando le cose iniziano così non possono che andare male. Oggi il caos istituzionale” tuona l’ex presidente della Giunta regionale Stefano Caldoro ai microfoni del Tg1. Gli fa eco il presidente regionale di Fdi-An Antonio Iannone: “Sono passati 26 giorni dalle elezioni regionali e a Palazzo Santa Lucia continua ad esserci un fantasma a fare il presidente. Siamo alle comiche finali grazie al Pd di Renzi. Se lunedì il De Luca condannato e sospeso dovesse presentarsi in aula per tenere il primo consiglio regionale illegittimamente convocato il centrodestra dovrà porre in essere ogni iniziativa per impedire l'arbitro e lo stupro della legge. Nessun rispetto per chi non rispetta le leggi dello Stato italiano”.

Per la deputata salernitana di Forza Italia Mara Carfagna, invece, “il vero responsabile della situazione in cui oggi si ritrova la Campania è il Matteo Renzi segretario del Partito Democratico che ha avvallato la candidatura di De Luca, che ha rimandato per tre volte le primarie in Campania e che non ha avuto il coraggio di dire no ad un candidatura che di fatto era contro la legge”.  In una nota congiunta tutte le forze politiche di centrodestra dichiarano: “In Campania la menzogna ha portato al caos istituzionale, una bugia che è stata raccontata ai cittadini per tutta la campagna elettorale. La sospensione adottata dal Governo di fatto conferma quello che da tempo sosteniamo. La Regione Campania oggi non ha un presidente e di conseguenza il consiglio regionale convocato  per lunedì non potrà svolgere tutti gli adempiti previsti dallo Statuto nella prima seduta".

Ma sul caso De Luca piovono critiche anche da Sinistra Ecologia e Libertà con il capogruppo alla Camera Arturo Scotto: “Renzi non ha avuto la forza di fare un decreto ad personam. Sarebbe stato un atto gravissimo che avrebbe gettato un’ombra indelebile sul suo esecutivo. Scegliendo la strada di sospendere De Luca, ha nei fatti stabilito che la Campania è senza governo. Un fatto senza precedenti per la regione. he apre una stagione di instabilità infinita. A questo punto meglio restituire la parola ai cittadini piuttosto che infilarsi in un calvario di carte bollate, diffide e ricorsi. Occorre maggiore senso di responsabilità nei confronti delle istituzioni”.     

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